Linee guida su bilanci cooperative
Pubblicato il 22 aprile 2016
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Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha pubblicato il Quaderno “Le peculiarità delle società cooperative nella redazione dei bilanci e nella gestione aziendale”, al fine di dare delle linee guida agli operatori in materia di società cooperative. Il documento, redatto dalla Commissione per lo studio dei principi contabili nazionali, pone l'attenzione sugli elementi amministrativo-contabili e di informativa finanziaria, occupandosi anche degli aspetti di gestione aziendale.
Tra i temi trattati nel Quaderno, vi sono le problematiche di bilancio, quali l’informativa di bilancio inerente elementi tipici delle società cooperative, il calcolo della mutualità prevalente, o il trattamento contabile dei ristorni.
Possesso della mutualità
Per quanto riguarda il possesso della mutualità, si specifica che spetta solo all’organo amministrativo che redige la nota integrativa indicare i parametri richiesti, ossia la condizione di prevalenza; solo nella specifica relazione, indicata dall’articolo 2429, c.c., i sindaci devono evidenziarne il rispetto, confermandone i valori.
Dati di bilancio
Quanto ai dati che devono accompagnare il bilancio, si segnala che amministratori e sindaci devono redigere un apposito documento, indicando anche sinteticamente ma in modo esaustivo l’attività svolta dalla cooperativa nel corso dell’esercizio sociale, facendo riferimento al conseguimento dello scambio mutualistico, individuando e indicando atti, sviluppi ed evoluzione dell’attività di scambio, mettendo in luce i benefici effettivamente assegnati ai soci.
Ristorni
Per quanto riguarda un punto nodale del bilancio, ossia i ristorni, nel Quaderno viene precisato che è necessario, ai sensi del comma 2, dell’articolo 2545-sexies, c.c., indicare separatamente i dati relativi all’attività svolta con i soci, distinguendo le eventuali e diverse gestioni mutualistiche.
Tenendo conto che la società cooperativa deve gestire internamente la questione di quali procedure adottare al fine di rilevare, con assoluta certezza, i valori derivanti dalle attività svolte con i soci e con i terzi, al fine di assegnare i ristorni ai soci, deve individuare dalla contabilità generale l’attività svolta con soci e con i non soci e rilevare un avanzo di gestione.
Poi è necessario indicare nella nota integrativa una serie di informazioni, con particolare riguardo al possesso dei requisiti indicati nell’atto costitutivo e nel regolamento interno per il riparto alla presenza di utile o avanzo di gestione, all’indicazione dell’attività svolta con i soci e della relativa percentuale e al valore del ristorno attribuibile al socio, nel rispetto dell’entità dell’avanzo o utile gestionale.
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