L'incarico di sindaco va sempre remunerato

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Con sentenza n. 7299 del 10 aprile 2015, la Corte di cassazione ha offerto precisazioni sullo svolgimento dell'attività di sindaco di una società da parte di un professionista.

In primo luogo i giudici di Piazza Cavour hanno affermato come l'incarico di sindaco debba essere sempre remunerato, di modo che il componente del collegio sindacale possa svolgere le proprie funzioni in maniera rigorosa ed in piena autonomia ed indipendenza. Non solo: il compito è posto anche a tutela della società, dei soci e dei terzi.

Inoltre, i magistrati, nel respingere il ricorso del professionista che lamentava come il compenso ricevuto non fosse in linea con i minimi tariffari, sostengono che è ammesso che il compenso sia a base di una decisione dell'assemblea societaria ed inserito in una apposita clausola statutaria e che le parti sono libere di determinare autonomamente l'entità del compenso, senza che questo sia vincolato ai minimi tariffari.

In mancanza della determinazione del compenso, spetterà al giudice ordinario fissare l'entità del dovuto, in base a quanto stabilito dall’articolo 2233 del codice civile. 
Anche in
  • ItaliaOggi, p. 26 - Sindaci, compensi fuori dai minimi tariffari - Alberici
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 15 - Sindaci solo con compenso - Acierno

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