Legittimo l’accertamento sulla base delle risposte dei questionari inviati alla clientela
Autore: Roberta Moscioni
Pubblicato il 02 marzo 2010
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Con la sentenza n. 4746 del 2010, la Corte di Cassazione precisa che il Fisco può - sulla base di un pvc della Guardia di finanza e sulla base delle risposte dei questionari inviati alla clientela – rettificare gli introiti dichiarati da un hotel. L’Hotel, che si era visto abbattere del 40% quanto accertato dal Fisco, aveva sostenuto che le risposte ai questionari non potevano costituire presunzioni gravi, precise e concordanti. Per i giudici di legittimità, invece, i questionari sono considerati legittimi a tutti gli effetti e le risposte in essi contenute possono essere considerate prove tanto da avviare una rettifica. Inoltre, la Corte ribatte alle proteste del contribuente affermando che nel caso si fossero notate delle irregolarità, queste dovevano essere evidenziate subito nella fase di merito ricorrendo alla revoca.
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 38 – I questionari legittimano l’accertamento – Piagnerelli
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