Legittimo controllare i conti bancari della moglie dell’indagato per corruzione
Autore: Roberta Moscioni
Pubblicato il 13 marzo 2010
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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5913 depositata in data 11 marzo 2010, ha stabilito che in caso di accertamento bancario è legittimo eseguire accertamenti fiscali sui versamenti ingiustificati fatti nei conti bancari dei familiari del contribuente indagato per corruzione. Perciò, nel caso di un contribuente indagato è possibile effettuare dei controlli anche sui conti della moglie. Per i giudici di legittimità, infatti, in caso di indagini finanziarie l’onere probatorio dell’Amministrazione finanziaria è soddisfatto anche attraverso i dati e gli elementi risultanti dai conti. È onere del contribuente dimostrare l’estraneità di tali motivazioni rispetto al reddito dichiarato.
- Il Sole 24 Ore, p. 27 – Attaccabili i conti dei familiari – Falcone - Iorio
- ItaliaOggi, p. 24 – Il Fisco sui corrotti – Alberici
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