L'azione collettiva è uno strumento risarcitorio
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 03 novembre 2010
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L'ordinanza del 28 ottobre scorso con cui la Corte d'appello di Torino ha respinto la class action di Codacons contro Intesa San Paolo sulle nuove commissioni bancarie di massimo scoperto, sottolinea come il nuovo strumento abbia natura prettamente risarcitoria. E' escluso, quindi, che il tipo di azione introdotto con l'azione collettiva abbia fini di mero accertamento.
Del resto - sottolineano i giudici di gravame - è la formulazione testuale dell'articolo 140 bis del Codice del consumo ad escludere “qualsivoglia rapporto di alternatività tra accertamento e condanna; essendo il primo, nella ricostruzione del modello normativo, un semplice presupposto logico giuridico della seconda (attinente alla causa petendi)”.
Respinte, quindi, le istanze del Codacons secondo cui l'interesse ad agire dei consumatori non poteva essere escluso in un'azione giudiziaria tendente a rimuovere una situazione di incertezza giuridica sull'esistenza, validità o efficacia di una clausola contrattuale.
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 38 – Class action possibile solo con risarcimento – Negri
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