L'assoluzione con formula piena prevale rispetto alla prescrizione
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 24 settembre 2009
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Per le Sezioni unite di Cassazione - sentenza n. 35490 depositata il 15 settembre scorso - l'assoluzione nel merito, pronunciata per contraddittorietà o insufficienza della prova, prevale sulla causa estintiva - come ad esempio la prescrizione - sia nel caso in cui il giudice sia chiamato a valutare il compendio probatorio ai fini delle statuizioni civili, sia quando a fronte di una sentenza di assoluzione ex art. 530, comma 2 c.p.p., appellata dal P.M., intervenga una causa estintiva del reato e il giudice ritenga infondato nel merito l’appello. Per contro, continuano i giudici di legittimità, il proscioglimento nel merito per insufficienza di prove non può essere considerato prevalente rispetto alla dichiarazione immediata di una causa di non punibilità. Nel caso esaminato, le Sezioni unite penali hanno accolto il ricorso di un uomo assolvendolo con formula piena “perché il fatto non costituisce reato”, dopo che, nel giudizio di appello, era stato semplicemente dichiarato prescritto il capo di imputazione del quale era accusato.
- ItaliaOggi, p. 15 – Prove insufficienti, vince il proscioglimento di merito – Alberici
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