La privacy non frena la parcella
Autore: eDotto
Pubblicato il 23 ottobre 2008
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Il Garante della privacy, con un provvedimento del 18 settembre, ha precisato che il legale può legittimamente inviare la corrispondenza con cui chiedere la corresponsione del compenso anche al domicilio lavorativo del debitore e senza il suo consenso. Nel caso esaminato, in particolare, è stato respinto il ricorso di un pubblico dipendente che, raggiunto in ufficio da notula di pagamento di un avvocato, aveva ritenuto illegittimo il trattamento dei dati relativi alla propria sede lavorativa.
Con altro provvedimento, sempre del 18 settembre, il Garante ha dato ragione ad uno studio legale che era stato ostacolato nell'accesso ad una perizia medico-legale elaborata per conto di un'assicurazione. Secondo l'autorità, una volta avviata la causa per il risarcimento del danno non c'è ragione per mantenere il riserbo sulla perizia e non può, pertanto, essere negato al danneggiato il diritto ad averne una copia integrale.
Con altro provvedimento, sempre del 18 settembre, il Garante ha dato ragione ad uno studio legale che era stato ostacolato nell'accesso ad una perizia medico-legale elaborata per conto di un'assicurazione. Secondo l'autorità, una volta avviata la causa per il risarcimento del danno non c'è ragione per mantenere il riserbo sulla perizia e non può, pertanto, essere negato al danneggiato il diritto ad averne una copia integrale.
- ItaliaOggi, p. 20 – La privacy non frena la parcella – Ciccia
- ItaliaOggi, p. 40 – Perizie trasparenti – Ciccia
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