La precedenza va sempre data ai pedoni
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 07 gennaio 2010
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La Cassazione, terza sezione civile, con la sentenza n. 20949 del 2009, ha accolto il ricorso presentato dai figli di un'anziana signora, vittima di un sinistro stradale, contro la sentenza con cui i giudici di merito avevano sostenuto un concorso di colpa in misura del 30 % a carico della stessa sull'assunto che aveva attraversato la strada furtivamente e a testa bassa. La donna, mentre attraversava sulle strisce pedonali, era stata travolta rovinosamente da un motorino che transitava ad alta velocità.
I giudici di legittimità, in riforma della precedente pronuncia, hanno sottolineato come gli automobilisti siano sempre obbligati a dare la precedenza ai pedoni che transitano sulla segnaletica orizzontale loro dedicata. Ma vi è di più. Per la Corte il guidatore che considera una semplice facoltà il suo inderogabile obbligo di dare la precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali viene meno a quelle che sono le elementari regole di comportamento proprie di un Paese civile. Proprio per questo motivo, la Suprema corte ha ritenuto che la responsabilità del sinistro fosse addebitabile esclusivamente al conducente del motorino, riconoscendo, ai figli della vittima, il diritto al risarcimento, per danni morali, pari a 25 mila euro ciascuno.
I giudici di legittimità, in riforma della precedente pronuncia, hanno sottolineato come gli automobilisti siano sempre obbligati a dare la precedenza ai pedoni che transitano sulla segnaletica orizzontale loro dedicata. Ma vi è di più. Per la Corte il guidatore che considera una semplice facoltà il suo inderogabile obbligo di dare la precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali viene meno a quelle che sono le elementari regole di comportamento proprie di un Paese civile. Proprio per questo motivo, la Suprema corte ha ritenuto che la responsabilità del sinistro fosse addebitabile esclusivamente al conducente del motorino, riconoscendo, ai figli della vittima, il diritto al risarcimento, per danni morali, pari a 25 mila euro ciascuno.
- ItaliaOggi, p. 21 – I pedoni hanno sempre ragione – Ciccia, Ponti
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