La guida in stato di ebbrezza durante il turno di reperibilità non può portare al licenziamento
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 09 novembre 2011
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Il dipendente che si trovi nel turno di “reperibilità” non può essere licenziato perché fermato per guida in stato di ebbrezza subendo la confisca della patente. Tale condotta, seppur grave, non è tale da giustificare il licenziamento in quanto “l’essere inserito nel turno di reperibilità non può essere equiparato all’essere in servizio effettivo e nell’espletamento delle mansioni lavorative”.
Sulla scorta di tali assunti la Corte di cassazione, con la sentenza n. 23063 del 7 settembre 2011, ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano ritenuto illegittimo e sproporzionato il licenziamento disposto da un datore di lavoro nei confronti di un proprio impiegato che, durante il turno di reperibilità e tornando da una cena a cui era stato con la moglie, era stato fermato dai Carabinieri i quali, fatti i controlli di rito, ne avevano rilevato la guida fuori dai parametri alcolemici consentiti.
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