Isa. Firmata la mini proroga. Cndcec: siano facoltativi
Pubblicato il 07 giugno 2019
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Il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, avrebbe firmato il Dpcm che dispone la proroga di 20 giorni del termine per i versamenti delle imposte per i soggetti che applicano i nuovi Isa (che sostituiscono gli studi di settore).
Pertanto, dopo la firma del presidente Conte, la registrazione alla Corte dei conti e la pubblicazione in Gazzetta, il termine dovrebbe slittare dal 1° al 22 luglio 2019.
Il decreto estenderà l’applicazione anche ad altri soggetti collegati al nuovo strumento, minimi, forfetari e soci di società in trasparenza.
Intanto, l’agenzia delle Entrate ha pubblicato la versione beta del software Isa, versione i cui risultati “non hanno il carattere di ufficialità e non possono essere utilizzati per la predisposizione della dichiarazione annuale dei redditi relativa al periodo di imposta 2018”, spiega l’Agenzia.
Non è ancora attiva la possibilità per gli intermediari delegati di accedere ai dati storici del contribuente.
Cndcec: l’applicazione, per il 2019, deve essere facoltativa
“Non più differibile un intervento normativo che disponga, con urgenza, il carattere meramente facoltativo dell’applicazione degli Isa e della compilazione dei relativi modelli per il corrente anno”, così il presidente Cndcec, Massimo Miani, in una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Il Consiglio Nazionale, supportato anche dalle sempre più insistenti segnalazioni provenienti da tutti gli Ordini territoriali e dai referenti regionali della categoria per la fiscalità, denuncia la “situazione di intollerabile ritardo su una novità che impatta sulla quasi totalità dei contribuenti esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo”.
La missiva segue la precedente del 23 maggio 2019 indirizzata al ministro dell’Economia, Giovanni Tria.
“A due settimane di distanza dalla lettera inviata al Ministro Tria dobbiamo purtroppo registrare - spiega Miani - che nessun passo in avanti è stato fatto e si è ulteriormente aggravata l’ormai non più tollerabile situazione di incertezza”.
Il ritardo della messa a disposizione degli strumenti necessari all’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale, sta creando disagi ai professionisti: “La nuova disciplina – si legge – prevede che i contribuenti interessati, per migliorare il proprio profilo di affidabilità nonché per accedere al regime premiale, possono indicare nelle dichiarazioni fiscali ulteriori componenti positivi, non risultanti dalle scritture contabili, rilevanti ai fini delle imposte sui redditi, dell’imposta regionale sulle attività produttive e dell’imposta sul valore aggiunto, versando le relative maggiori imposte entro il termine previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi. A poco più di venti giorni dalla scadenza di quest’ultimo termine dobbiamo purtroppo denunciare l’ancora attuale indisponibilità non solo dei software necessari per l’applicazione dei nuovi Isa, ma anche degli ‘ulteriori dati’ che, per ciascun contribuente, devono preventivamente essere scaricati dal sito dell’Agenzia delle entrate e che sono indispensabili per il funzionamento dei predetti software”.
E la proroga di 20 giorni non è sufficiente
Nella precedente lettera, quella indirizzata al ministro Tria, era stata sottolineata l’inutilità del differimento di venti giorni dei termini di versamento, che viene di consueto disposto con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, perché insufficiente.
Insufficiente anche una proroga dei versamenti che fosse disposta “unicamente per le maggiori imposte correlate al miglioramento del punteggio di affidabilità fiscale, avendo i nuovi ISA riflessi anche sulle imposte ordinariamente dovute, per effetto della loro rilevanza sulla disciplina delle società di comodo, la cui eventuale applicazione comporta l’obbligo di versamento di maggiori imposte sui redditi, IRAP e IVA, a prescindere da quanto eventualmente corrisposto in virtù dell’applicazione degli ISA al fine dell’ottenimento di un miglior punteggio di affidabilità”.
- eDotto.com - Edicola del 6 giugno 2019 - ISA. Modifiche alle specifiche tecniche. Ancora attesa per il software di calcolo - Pichirallo
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