Interessi vigilati nelle fusioni
Pubblicato il 01 febbraio 2008
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Anche la nuova disciplina sulla deducibilità degli interessi passivi per i soggetti Ires è entrata tra gli argomenti che sono stati trattati nelle risposte fornite dall’agenzia delle Entrate alle domande di Telefisco. Si chiedevano lumi circa le regole da adottare nelle operazioni di fusione e nel consolidato fiscale che coinvolge partecipate estere.
La Finanziaria 2008 pone un tetto all’utilizzo delle eccedenze di interessi riportate nei periodi successivi d’imposta nelle operazioni di fusione e scissione. La previsione è nei casi in cui vi è la partecipazione di una società con eccedenze di interessi il riporto delle stesse segue le condizioni delle perdite fiscali. Nella risposta dell’Agenzia viene chiarito che le condizioni che si applicano per il riporto sono:
- la società che partecipa deve rispettare i requisiti di vitalità;
- il tetto fissato per le eccedenze è rappresentato dall’importo del patrimonio netto decurtato dei versamenti effettuati nei 24 mesi precedenti;
- non si deve tener conto delle svalutazioni dedotte in passato.
La seconda risposta, relativa al consolidato fiscale che coinvolge partecipate estere, si chiarisce che l’inclusione dei dati della partecipata estera è facoltativa, dunque, può essere adottata liberamente in ciascun periodo d’imposta e solo nel caso possa portare benefici.
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