INL: programmazione dell’attività di vigilanza per il 2024
Pubblicato il 06 maggio 2024
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Dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) arriva il documento contenente le priorità e gli obiettivi della programmazione dell’attività di vigilanza dell’INL per l’anno 2024.
Premessa
Le priorità e gli obiettivi della programmazione dell’attività di vigilanza trovano fondamento principalmente nel Piano Nazionale di contrasto al Sommerso.
La programmazione si sofferma sui seguenti punti:
- l’esigenza di intensificare gli interventi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
- contrastare i fenomeni illeciti di carattere sostanziale che incidono sulle garanzie fondamentali poste alla base del rapporto di lavoro e di una sana concorrenza tra imprese.
Attività di vigilanza
Le principali linee di indirizzo e programmazione dell’attività di vigilanza riguardano:
- la vigilanza sul lavoro (vigilanza di iniziativa, contrasto al sommerso, lavoro “nero”, lavoro “grigio”;
- il contrasto al Caporalato;
- le azioni transnazionali in materia di vigilanza sul lavoro;
- l’accertamento delle nuove tipologie di lavoro (piattaforme digitali, lavoro sportivo) e il rispetto delle norme prevenzionistiche relative alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
- la pari opportunità e contrasto alle forme di discriminazione;
- la vigilanza sull’applicazione dei CCNL.
Richieste d’intervento, conciliazioni monocratiche e diffide accertative
I lavoratori, rappresentanti sindacali o altri soggetti interessati, possono presentare richieste di intervento per segnalare violazioni in materia di lavoro, legislazione sociale, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e altre irregolarità nello svolgimento di un rapporto di lavoro.
Tra le richieste d’intervento rammentiamo:
- la conciliazione monocratica di cui all’art. 11 del decreto legislativo n. 124/2004 (strumento privilegiato di definizione utile sia alla risoluzione delle controversie e sia alla deflazione del carico di lavoro ispettivo);
- l’Istituto della diffida accertativa previsto dall’art. 12 del decreto legislativo n. 124/2004 particolarmente efficace a garantire il rispetto degli obblighi retributivi.
A tal proposito, l’INL intende rafforzare gli “sportelli all’utenza” al fine di garantire la tutela ad una più vasta platea di soggetti nonché indirizzare l’azione ispettiva nei confronti di datori di lavoro potenzialmente irregolari.
Vigilanza tecnica
La vigilanza tecnica deve prendere in considerazione l’analisi del contesto socio-economico del territorio, il contesto socio-occupazionale, le denunce di infortunio e malattie professionali attraverso l’accesso alle banche dati messe a disposizione dall’Inail e le risultanze del coordinamento di cui all’art. 7 del decreto legislativo n. 81/2008.
Vigilanza previdenziale e assicurativa
L’attività ispettiva previdenziale e assicurativa è indirizzata verso i seguenti settori e soggetti:
- agricoltura;
- edilizia;
- settore manifatturiero;
- settore della logistica e del trasporto aereo;
- grandi aziende e cooperative di produzione e lavoro;
- aziende di delivery e lavoro etero-organizzato in genere (anche tramite piattaforme digitali);
- editoria e giornalismo;
- pubbliche amministrazioni;
- servizi alle imprese.
Verifiche e accertamenti
L’INL prevede appositi controlli sul regolare utilizzo delle risorse finanziarie pubbliche dedicate al lavoro e alla sicurezza sociale dell’Assegno di inclusione (ADI) e del Supporto per la Formazione e il lavoro (SFL).
Attività di promozione e prevenzione
Il documento prevede una serie di iniziative volte alla informazione ed aggiornamento sulla sicurezza del lavoro e sulla legalità.
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