Ingiusta detenzione. I precedenti non riducono l'indennizzo

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Con sentenza n. 112 del 9 gennaio 2012, la Cassazione ha annullato l'ordinanza con cui la Corte d'appello di Catanzaro aveva ridotto l'equo indennizzo riconosciuto ad un uomo in ragione dell'ingiusta detenzione subita prendendo in considerazione la sua lunga fedina penale.

Il ragionamento sviluppato dalla Corte territoriale – evidenziano i giudici di legittimità - “risulta inficiato da una insanabile frattura logica, atteso che viene delineata una sequenza causale, tra fattori ontologicamente disomogenei”.

In particolare, la mera presenza di precedenti penali a carico e non le eventuali pregresse esperienze detentive subite dalla parte, erano state considerate quale elemento idoneo a determinare lo stato di assuefazione alla carcerazione del soggetto. Inoltre – conclude la Corte – era stata omessa “ogni pur possibile riferimento all’eventuale minore afflittività della carcerazione per una persona la cui immagine sociale risulti compromessa da precedenti condanne”.
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