In Gazzetta Testi unici su tributi minori e sanzioni amministrative e penali
Pubblicato il 29 novembre 2024
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Fanno il loro ingresso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 279 del 28 novembre 2024, i tre corpus di leggi previsti dalla legge delega fiscale – n. 111/2023 – riguardanti:
- il Testo unico delle sanzioni tributarie amministrative e penali – decreto legislativo n. 173 del 5 novembre 2024;
- il Testo unico dei tributi erariali minori – decreto legislativo n. 174 del 5 novembre 2024;
- il Testo unico della giustizia tributaria - decreto legislativo n. 175 del 14 novembre 2024.
L'applicazione delle normative è prevista per il 1° gennaio 2026.
TU sanzioni tributarie, amministrative e penali
Il Testo Unico delle sanzioni tributarie, amministrative e penali è una riforma che mira a rendere più coerente e semplice il sistema delle sanzioni, fornendo un quadro normativo più chiaro e facilmente comprensibile per i contribuenti e i professionisti del settore.
L’obiettivo principale di questa riforma è quello di aumentare la trasparenza e la prevedibilità delle sanzioni, semplificando la loro applicazione e riducendo l'incertezza delle norme.
E’ stato sancito che l'autore della violazione non è soggetto a sanzioni quando l'infrazione è causata da oggettive condizioni di incertezza riguardo l'interpretazione e l'ambito di applicazione delle norme pertinenti, o dall'indeterminatezza delle richieste di informazioni o dei modelli da utilizzare per la dichiarazione e il pagamento.
TU tributi erariali minori
Con il Testo Unico sui tributi erariali minori, ora contenuto nel decreto legislativo n. 174/2024 si è puntato a seguire i seguenti principi e criteri direttivi:
- identificazione precisa delle normative in vigore, organizzandole per aree omogenee, anche attraverso l'aggiornamento dei Testi Unici di settore esistenti;
- coordinamento, sia formale che sostanziale, delle normative vigenti, incluse quelle di recepimento e attuazione della legislazione dell'Unione Europea, con le necessarie modifiche per migliorarne la coerenza giuridica, logica e sistematica;
- abrogazione esplicita delle disposizioni incompatibili o non più rilevanti.
Di rilievo nel testo, l’inserimento delle disposizioni relative all’imposta sui servizi digitali (articoli da 62 a 79 del Dlgs 174/2024).
Si ricorda che sono soggetti passivi della web tax gli esercenti attività d'impresa che, singolarmente o a livello di gruppo, nell'anno solare precedente a quello di cui all'articolo 63, realizzano congiuntamente:
a) un ammontare complessivo di ricavi ovunque realizzati non inferiore a euro 750.000.000;
b) un ammontare di ricavi derivanti da servizi digitali, di cui all'articolo 65, realizzati nel territorio dello Stato non inferiore a euro 5.500.000.
Va detto che la bozza della Legge di bilancio 2025 prevede una modifica importante per digital tax: viene eliminato il riferimento al limite di ricavi.
Ciò significa che tutte le imprese che ottengono ricavi tramite servizi digitali sono obbligate a versare l'imposta, senza considerare la loro dimensione.
Questa novità amplia significativamente il numero di soggetti obbligati, includendo anche le piccole e medie imprese, con conseguente aumento della pressione fiscale per queste realtà.
È tuttavia previsto un sistema semplificato per la dichiarazione e il pagamento dell'imposta, che rende più agevole per le aziende adempiere agli obblighi fiscali.
Per la certezza della nuova normativa occorre attendere la definitiva approvazione della manovra di Bilancio 2025 prevista per il 31 dicembre 2024.
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