Imu e Tari, delibere salve. Conguaglio per Imu

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Imu e Tari, delibere salve. Conguaglio per Imu

Il ministero dell’Economia e delle Finanze – MEF – conferma quanto contenuto nella legge di bilancio 2024, comma 72 – L. n. 213 del 30 dicembre 2023 – relativamente alle delibere di approvazione delle aliquote dell’IMU e delle tariffe della TARI per l’anno 2023.

In particolare, con il comunicato del 12 gennaio 2023 si stabilisce che, per il solo anno 2023, le delibere di approvazione delle aliquote dell’IMU e delle tariffe della TARI nonché dei regolamenti di disciplina dei medesimi tributi, sono tempestive, in deroga all’articolo 13, comma 15-ter, Dl n. 201/2011, convertito, se trasmesse al MEF, per il tramite del Portale del federalismo fiscale, entro il termine del 30 novembre 2023.

Viene aggiunto che tali atti risultano già pubblicati sul sito finanze.gov.it e sono contrassegnati mediante l’apposizione di una specifica nota che ne evidenzia l’efficacia per l’anno 2023.

Di conseguenza, devono considerarsi inefficaci gli atti inviati al MEF dopo il 30 novembre 2023.

Imu, conguaglio a febbraio.

La nota del dicastero delle Finanze ritorna anche sulla previsione di un conguaglio, solo per quanto riguarda l’Imu, entro il 29 febbraio 2024.

Rifacendosi ancora alla legge di bilancio 2024, comma 73, qualora emerga una differenza positiva tra l'imposta calcolata sulla base degli atti approvati - ritenuti salvi - il 30 novembre 2023, e di quella versata entro il 18 dicembre 2023, sarà necessario effettuare un altro versamento, a conguaglio, entro il termine del 29 febbraio 2024, senza applicazione di sanzioni e interessi.

Invece, se dal calcolo viene fuori una differenza negativa, il rimborso sarà effettuato secondo le regole ordinarie.

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