IMU 2026: nuove regole per le aliquote e piattaforma attiva per i Comuni
Pubblicato il 11 novembre 2025
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A partire dal 12 novembre 2025, i Comuni italiani potranno accedere alla nuova applicazione informatica dedicata alla compilazione e trasmissione del Prospetto delle aliquote dell’IMU (Imposta municipale propria) per l’anno d’imposta 2026.
L’applicazione sarà disponibile all’interno della sezione denominata “Gestione IMU” del Portale del federalismo fiscale, gestito dal Ministero dell’economia e delle finanze (MEF).
A darne notizia è il comunicato stampa del MEF del 10 novembre 2025, che accompagna la diffusione del decreto del Vice Ministro dell’economia e delle finanze del 6 novembre 2025. Il Ministero precisa che la piattaforma sarà operativa da mercoledì 12 novembre 2025 e consentirà agli enti locali di elaborare, approvare e trasmettere in via telematica il prospetto delle aliquote IMU relativo al nuovo anno d’imposta.
Inoltre, sono state aggiornate e pubblicate le nuove “Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del Prospetto delle aliquote IMU”, che tengono conto delle modifiche introdotte dal decreto ministeriale del 6 novembre 2025 e forniscono istruzioni operative per la corretta compilazione e validazione dei dati da parte dei Comuni.
Decreto MEF 6 novembre 2025: aggiornamenti sulle fattispecie e nuovo Allegato A
Il Decreto del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 novembre 2025, attualmente in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, introduce significative modifiche al Decreto del 6 settembre 2024, che a sua volta aveva aggiornato il Decreto del 7 luglio 2023.
L’intervento normativo si inserisce nel quadro applicativo dei commi da 748 a 755 dell’articolo 1 della Legge 27 dicembre 2019, n. 160, che disciplinano la possibilità per i Comuni di differenziare le aliquote dell’imposta municipale propria (IMU) in funzione di specifiche fattispecie.
Il nuovo Allegato A, allegato tecnico di riferimento che sostituisce integralmente il precedente, rappresenta il principale elemento di innovazione del decreto. Esso:
- aggiorna e integra le condizioni di differenziazione delle aliquote all’interno delle fattispecie già previste dal decreto del 6 settembre 2024;
- introduce nuove possibilità di articolazione per categorie di immobili che presentano caratteristiche particolari o situazioni non precedentemente disciplinate in modo puntuale.
In particolare, il decreto prevede che:
- per gli immobili concessi in comodato d’uso, i Comuni possano distinguere tra comodati agevolati (ossia quelli che beneficiano già della riduzione del 50% prevista dalla legge) e comodati non agevolati, con o senza vincolo di parentela tra concedente e utilizzatore;
- per i fabbricati inagibili o inabitabili, sia consentito valorizzare, oltre alle ipotesi di inagibilità derivanti da calamità naturali, anche altre cause oggettive di inutilizzabilità, come gravi difetti strutturali o condizioni che impediscano l’uso continuativo dell’immobile;
- per gli immobili a disposizione o non utilizzati, i Comuni possano applicare aliquote diversificate sulla base di elementi oggettivi di utilizzo, quali l’assenza di arredi, la mancanza di allacci alle reti di servizi pubblici o l’impiego discontinuo o stagionale dell’immobile.
Linee guida aggiornate per la compilazione e trasmissione del Prospetto IMU 2026
Contestualmente alla pubblicazione del Decreto del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 novembre 2025, il Ministero dell’economia e delle finanze ha diffuso le Linee guida aggiornate per l’elaborazione e la trasmissione del Prospetto delle aliquote IMU.
Le nuove disposizioni operative tengono conto delle modifiche introdotte dal decreto e mirano a rendere più omogeneo e trasparente il processo di determinazione delle aliquote comunali per l’anno d’imposta 2026.
Le Linee guida costituiscono uno strumento tecnico a supporto dei Comuni nella compilazione, approvazione e trasmissione telematica del Prospetto delle aliquote, da effettuarsi esclusivamente tramite la piattaforma informatica disponibile nella sezione “Gestione IMU” del Portale del federalismo fiscale.
Esse contengono indicazioni dettagliate riguardanti:
- la struttura e i contenuti obbligatori del Prospetto, con specifica attenzione alla corretta individuazione delle fattispecie impositive previste dal nuovo Allegato A;
- le modalità di caricamento, validazione e invio dei dati al Dipartimento delle Finanze;
- le verifiche preliminari necessarie per garantire la coerenza tra i valori approvati dal Consiglio comunale e le informazioni trasmesse tramite la piattaforma;
- le procedure di pubblicazione, che assicurano la piena efficacia del Prospetto e la sua consultabilità da parte dei contribuenti.
Il documento operativo sottolinea, inoltre, l’importanza della tempestiva approvazione del Prospetto da parte degli enti locali, evidenziando che solo la pubblicazione nei termini di legge consente l’applicazione delle nuove aliquote per l’anno di riferimento.
A tal fine, viene ribadito che:
- il termine per l’inserimento del Prospetto all’interno del portale è fissato al 14 ottobre 2026;
- il termine per la pubblicazione ufficiale sul sito del Dipartimento delle Finanze è stabilito al 28 ottobre 2026.
Le Linee guida aggiornate, infine, richiamano espressamente le disposizioni contenute nell’articolo 1, comma 169, della Legge n. 296/2006 e nell’articolo 1, comma 767, della Legge n. 160/2019, secondo cui, in assenza di approvazione e pubblicazione nei termini previsti, continuano ad applicarsi le aliquote vigenti nell’anno precedente. Per i Comuni che non abbiano ancora approvato un Prospetto conforme, restano in vigore le aliquote di base, fino all’adozione del primo Prospetto elaborato secondo le modalità telematiche stabilite dal MEF.
Finalità del decreto e impatto sulla gestione della fiscalità locale
Il Decreto MEF 6 novembre 2025 rappresenta un ulteriore passo nel processo di razionalizzazione e uniformazione del sistema impositivo locale, avviato con la riforma dell’Imposta municipale propria (IMU) introdotta dalla Legge di bilancio 2020 (legge n. 160/2019).
La finalità principale del provvedimento è quella di semplificare e rendere coerente la disciplina delle aliquote IMU su tutto il territorio nazionale, riducendo le disomogeneità applicative che, negli anni, avevano determinato una frammentazione significativa tra i diversi Comuni.
Con la sostituzione del precedente Allegato A e l’aggiornamento delle Linee guida operative, il Ministero dell’economia e delle finanze intende garantire:
- una maggiore chiarezza interpretativa nella definizione delle fattispecie imponibili e delle relative condizioni di agevolazione;
- una più ampia autonomia gestionale ai Comuni, consentendo di modulare le aliquote in funzione delle effettive caratteristiche del patrimonio immobiliare locale;
- una standardizzazione dei dati trasmessi al Dipartimento delle Finanze, per migliorare la trasparenza e la consultabilità delle informazioni da parte di contribuenti, professionisti e operatori economici.
Il nuovo sistema di gestione, basato sull’applicazione telematica del Portale del federalismo fiscale, rafforza il principio di trasparenza amministrativa e consente un monitoraggio centralizzato delle aliquote applicate dai Comuni, agevolando l’attività di analisi e controllo da parte del MEF.
L’obiettivo è duplice:
- da un lato, semplificare gli adempimenti per gli enti locali;
- dall’altro, assicurare ai contribuenti una maggiore certezza normativa, grazie alla pubblicazione in un’unica banca dati ufficiale delle aliquote vigenti per ciascun Comune.
In tal modo, il decreto del 6 novembre 2025 si configura come un intervento di manutenzione normativa e tecnologica che consolida la fase di transizione verso un sistema di fiscalità municipale più ordinato, efficiente e coerente con le esigenze di trasparenza, equità e semplificazione amministrativa.
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