Comuni, pronte le fattispecie per diversificare le aliquote IMU

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Comuni, pronte le fattispecie per diversificare le aliquote IMU

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 luglio il decreto MEF del 7 luglio, che individua le fattispecie in materia di Imposta municipale propria (IMU), in base alle quali i Comuni possono diversificare le aliquote di cui ai commi da 748 a 755 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160. Inoltre stabilisce in che modo deve, poi, essere trasmesso al Dipartimento delle Finanze il relativo prospetto.

NOTA BENE: Dall'anno 2024, i Comuni, in deroga all'art. 52 del DLgs n. 446/1997, possono diversificare le ordinarie aliquote IMU, esclusivamente con riferimento alle fattispecie individuate con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze. Ciò vuol dire che i comuni possono differenziare le aliquote IMU solo all’interno delle fattispecie indicate dal provvedimento del 7 luglio.

Nello specifico, il decreto individua sei macro categorie di immobili, rappresentati da:

  • abitazione principale di categoria A1, A/8 e A/9 (non esenti da Imu),
  • fabbricati rurali strumentali,
  • fabbricati di categoria catastale D,
  • terreni agricoli,
  • aree fabbricabili
  • altri fabbricati.

NOTA BENE: Il comune in base alla propria autonomia regolamentare, può introdurre alcune differenziazioni all’interno di ciascuna delle suddette fattispecie.

In ogni caso, la diversificazione deve avvenire nel rispetto dei criteri generali di ragionevolezza, adeguatezza, proporzionalità e non discriminazione. 

Con il provvedimento ministeriale, inoltre, viene istituito il prospetto informatico obbligatorio per pubblicare le delibere IMU, a partire dall'anno d'imposta 2024.

ATTENZIONE: Nel caso in cui le delibere comunali non siano trasmesse al MEF compilando tale nuovo prospetto, esse saranno del tutto inefficaci.

Aliquote IMU, modalità di elaborazione e trasmissione del prospetto

I comuni elaborano e trasmettono al Dipartimento delle finanze del Ministero dell'economia e delle finanze il Prospetto, recante le fattispecie di interesse selezionate, tramite l'applicazione informatica disponibile nell'apposita sezione del portale del federalismo fiscale.

Anche se il Comune decide di non diversificare le aliquote rispetto a quelle fissate, la delibera di approvazione delle aliquote deve essere redatta accedendo all'applicazione disponibile nel portale del federalismo fiscale che consente, previa selezione delle fattispecie di interesse del comune tra quelle individuate con il suddetto decreto, di elaborare il prospetto delle aliquote, che forma parte integrante della delibera stessa.

NOTA BENE: Le aliquote stabilite dai Comuni nel Prospetto hanno effetto per l’anno di riferimento a condizione che lo stesso sia pubblicato sul sito Internet del MEF entro il 28 ottobre dello stesso anno.

Ai fini della pubblicazione, il comune è tenuto a inserire il Prospetto, entro il termine perentorio del 14 ottobre dello stesso anno, nell'apposita sezione del portale del federalismo fiscale. In caso di mancata pubblicazione entro il 28 ottobre, si applicano le aliquote vigenti nell'anno precedente.

In caso di discordanza tra il Prospetto e le disposizioni contenute nel regolamento di disciplina dell'imposta, prevale quanto stabilito nel Prospetto.

ATTENZIONE: L'obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell'IMU tramite l'elaborazione del Prospetto, utilizzando l'applicazione informatica di cui all'art.3, comma 1, decorre dall'anno di imposta 2024.
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