Il silenzio dell’Inail sul ricorso amministrativo conta come rifiuto
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 18 settembre 2009
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L’Inail, con nota n. 8523 del 17 settembre 2009, in merito al rilascio del Durc per il diritto alle agevolazioni, chiarisce che in caso di ricorso amministrativo vale il principio del silenzio rigetto. Come già spiegato dal ministero del Lavoro - interpello 64/2009 – il trascorrere del tempo per la decisione di un ricorso amministrativo è considerato quale decisione implicita del ricorso (c.d. silenzio rigetto), il quale ha la medesima valenza di una decisione espressa.
Pertanto, superato il termine assegnato per la decisione, il ricorso è da intendersi respinto e, in assenza di pendenza di un ricorso giudiziario, non sarà possibile certificare la regolarità contributiva dell’impresa. Si ricorda che una volta emesso il Durc non favorevole l’Inail concede 15 giorni di tempo all’interessato per sanare la posizione o proporre ricorso. Il tempo che la legge indica per la pronuncia dell’Istituto è di 180 giorni trascorsi i quali, dunque, o viene emesso il Durc favorevole o vale il silenzio rifiuto.
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