Il pacchetto di norme sulla nuova disciplina Iva ha un’operatività differenziata

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Il decreto legislativo di recepimento delle tre direttive europee - che introducono regole comuni sulla territorialità dei servizi, sui rimborsi ai soggetti non residenti e sulla lotta alle frodi intracomunitarie, nei 27 Stati membri - è stato approvato in Italia solo lo scorso 22 gennaio. In ritardo rispetto alla data di entrata in vigore delle disposizioni che era prevista per il 1° gennaio 2010. Dunque, il nostro Paese si trova ad affrontare un periodo di grande confusione. Per il provvedimento legislativo si attende l’ufficialità della pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale”; per le disposizioni certe e dettagliate contenute nella direttiva sui servizi è intervenuta la circolare n. 58/2009 dell’agenzia delle Entrate, che ne ha decretato l’entrata in vigore dallo scorso 1° gennaio; mentre, alcune norme restano ancora in stand by. Si tratta di alcune disposizioni specifiche, riguardanti: - il nuovo criterio per i servizi resi e ricevuti da soggetti non residenti; - l’integrazione della fattura estera per i servizi generici ricevuti da operatori italiani; - la possibilità di ottenere il rimborso trimestrale dagli operatori che fino al 31 dicembre scorso operavano con l’estero. Queste disposizioni entreranno a regime solo con un provvedimento specifico. Analogamente, anche altre procedure, come quella dell’applicazione dei nuovi modelli Intrastat semplificati richiedono un entrata in vigore ritardata, in assenza delle norme applicative sulle nuove disposizioni.
Links Anche in
  • ItaliaOggi, p. 23 – I modelli Intrastat al 19 febbraio – D’Alessio

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