Il Milleproroghe si fa in due e approda in “GU”

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Puntuale come ogni anno la pubblicazione del decreto Milleproroge sulla “Gazzetta Ufficiale”: la Gazzetta in oggetto è la n. 304 del 30 dicembre 2013.

Quest’anno però c’è una novità. L’abituale provvedimento di fine anno è stato scorporato in due decreti. Dunque, per il 2014, sono stati elaborati due provvedimenti contenenti le disposizioni legislative differite o messe in attesa dal Governo con l’intervento urgente di chiusura 2013.

Nel decreto ufficiale del Milleproroghe 2014 – DL n. 150 del 30 dicembre 2013 – sono contenute tutte le classiche misure che rientrano solitamente nell’atto conclusivo dell’amministrazione annuale da parte dell’Esecutivo. Nello specifico, tutte quelle misure che per cambio di linea politica, ritardo nella loro attuazione o ostacoli vari non hanno trovato efficacia nel 2013 ed entreranno, dunque, in vigore nell’anno 2014.

Tra queste proroghe (circa 60), quelle riguardanti l’ambito scolastico (rinviato a giugno prossimo gli interventi di bonifica sugli edifici scolastici dove è stato trovato l’amianto) e in particolare modo le università. Altri rinvii, invece riguardano le misure a sostegno delle imprese colpite dal sisma dell'Emilia o le altre disposizioni straordinarie prese in occasioni di calamità naturali verificatesi durante il 2013. Rinviata anche la sospensione degli sfratti per le categorie disagiate e il rifinanziamento della social card. Più tempo anche per il pubblico impiego con la consueta proroga a marzo dei bilanci dei comuni. Eclatante, poi, il caso della web tax, che è stata inserita solo di recente nella legge di Stabilità 2014 e già rimandata al prossimo primo luglio.

Per quanto riguarda, invece, l’equipollenza dei giovani dottori commercialisti per l’iscrizione nel registro dei revisori, nel Milleproroghe ha trovato spazio solo l’emendamento che conferma l’equipollenza temporanea.

Il secondo decreto è invece quello più conosciuto con il nome di “salva Roma Bis" – DL n. 151 del 30 dicembre 2013 – recante “Disposizioni di carattere finanziario indifferibili finalizzate a garantire la funzionalita’ di enti locali, la realizzazione di misure in tema di infrastrutture, trasporti ed opere pubbliche nonche’ a consentire interventi in favore di popolazioni colpite da calamita’ naturali”.

Al suo interno, trovano spazio tutte quelle agevolazioni incluse nel primo decreto “salva Roma”, poi fatto decadere dal Governo, a favore dei conti pubblici dissestati della Capitale.
Allegati Links Anche in
  • Il Sole 24 Ore, p. 5 - Dalla social card agli sfratti – Mobili

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