Il maxiemendamento alla manovra correttiva interessa anche il Fisco
Pubblicato il 19 luglio 2010
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Il maxiemendamento al decreto legge sulla manovra correttiva (Dl n. 78/2010), che è stato approvato il giorno 15 luglio al Senato, attende ora il via libera definitivo dalla Camera dei deputati. Questo sarà l’ultimo step, prima della conversione del provvedimento in legge.
Con la revisione del testo originario licenziato dal Consiglio dei ministri sono state riviste anche alcune specifiche norme di carattere fiscale.
L’emendamento ha tentato di colpire in maniera diretta le imprese in perdita sistemica, non penalizzando allo stesso modo quelle che mettono in atto contromisure per salvare l’attività. Qualora si evidenzi la volontà dei soci di ricapitalizzare l’impresa, infatti, la manovra correttiva esclude l’accertamento se nel periodo in cui la perdita emerge viene aumentato il capitale in modo oneroso per importi pari al deficit.
Viene riscritto anche il capito riguardante la riscossione dell’Iva e delle imposte dirette contenute negli avvisi di accertamento. La valenza del titolo esecutivo dell’atto di accertamento scatterà solo al decorso del 60° giorno dalla sua notifica e non dalla stessa data di notifica come era stato inizialmente previsto nella lettera b) dell’articolo 29 del Dl 78/2010. Le nuove modalità di riscossione che si basano sulla natura di titolo esecutivo dell’avviso di accertamento prenderanno vigore con gli accertamento notificati a partire dal 1° luglio 2011, relativi a periodi d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2007 e successivi.
Dal 1° gennaio 2011 cambia la sanzione prevista per il divieto di utilizzare in compensazione crediti per imposte erariali, fino a concorrenza di cartelle di pagamento “scadute e non onorate”, per imposte erariali e relativi accessori, di importo superiore a 1.500 euro. Dalla stessa data sarà possibile la compensazione fra debiti iscritti a ruolo e crediti non prescritti maturati nei confronti delle Regioni, degli enti locali e degli enti del Servizio sanitario nazionale, per somministrazione, forniture e appalti.
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