Il lavoro domestico cambia volto

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Il prossimo 1° marzo entrerà in vigore il nuovo contratto collettivo dei collaboratori domestici. I datori di lavoro (solitamente famiglie) avranno così a disposizione una più ampia rosa di figure professionali in cui scegliere quella che più si adatta alle loro esigenze familiari. Inoltre, potranno assumere anche a part-time (fino a 30 ore settimanali) o avvalersi di due lavoratori su un unico posto di lavoro. L’assunzione di un lavoratore domestico avviene in maniera diretta da parte del datore di lavoro, ma anche essi saranno tenuti a effettuare la comunicazione di assunzione anticipata di un giorno, rispetto a quello di effettiva instaurazione del rapporto di lavoro. Per loro, inoltre, resta dovuta la denuncia all’Inail (la dna) nelle 24 ore successive all’assunzione, nonchè la denuncia all’Inps a cadenza trimestrale. Per il calcolo dei contributi da versare all’Ente previdenziale si deve fare riferimento alla retribuzione oraria concordata, alla tredicesima mensilità calcolata in misura oraria e al valore convenzionale del vitto e dell’alloggio.

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  • ItaliaOggi7, p. 15 – Il lavoro domestico cambia volto - Cirioli

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