Il Fisco premia l’efficienza
Autore: eDotto
Pubblicato il 04 agosto 2008
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La detassazione dei premi di produttività sta aprendo, anche nel nostro Paese, la strada ad un nuovo concetto: quello della busta paga correlata ai risultati operativi. Il principio è stato introdotto dall’articolo 2 del Dl n. 92/2008, che prevede, appunto, la diffusione di sistemi di retribuzione variabile di natura collettiva con erogazione di un premio, a integrazione del salario, solamente al raggiungimento di specifici obiettivi di prestazione collettiva. La diffusione dei sistemi retributivi commisurati alle performance raggiunte è molto comune nelle aziende di medie e grandi dimensioni e, al momento, utilizzata soprattutto dalle multinazionali estere che operano in Italia. In Europa, il Paese che maggiormente adotta sistemi finalizzati a far partecipare i dipendenti ai risultati dell’impresa, riconoscendo un trattamento contributivo e fiscale molto vantaggioso sia per il lavoratore che per l’impresa stessa, è la Francia. Ed è proprio su questo modello transalpino che il nostro Legislatore si è basato per fissare sia il limite di reddito che la soglia quantitativa agevolata. Sull’argomento è intervenuta anche la circolare n. 49/E/2008 dell’agenzia delle Entrate, che ha fornito alcune esemplificazioni per definire la nozione di elementi retributivi premianti, oggetto del beneficio fiscale. In via sperimentale, per il lavoratore che nel 2007 ha percepito redditi da lavoro dipendente per un importo inferiore a 30mila euro, è riconosciuta l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali nella misura del 10%. Si tratta della cosiddetta “cedolare secca” che si applica agli straordinari e ai premi di produzione per alleggerire il carico fiscale in busta paga ai dipendenti. Il limite di reddito sottoposto a imposta sostitutiva è fissato nella misura di 3mila euro lordi. Tale somma non concorre alla formazione del reddito complessivo del percipiente o del suo nucleo familiare sia ai fini fiscali sia per la determinazione della situazione economica equivalente (Isee). La sperimentazione degli incentivi fiscali sugli stipendi dei lavoratori è, al momento, prevista solo per i dipendenti del settore privato. Il Dl 92/2008 non esclude, però, che dopo una attenta valutazione degli effetti della nuova disciplina condotta dal Welfare con le organizzazioni aziendali e il ministero per la Pubblica amministrazione, essa possa estendersi anche ai dipendenti della Pa. Finora, l’esperienza delle aziende che hanno applicato sistemi di retribuzione variabile è risultata di sicuro positiva, in quanto essa ha dimostrato che l’applicazione dei suddetti programmi consente di sostenere maggiori costi retributivi solo a fronte del conseguimento dei risultati attesi.
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