I fattori da valutare per rilevare comportamenti in malafede nella registrazione del dominio “Eu”

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La Corte di giustizia, con sentenza depositata lo scorso 3 giugno relativamente alla causa C-569/08, è intervenuta per chiarire quali siano i fattori di cui il giudice nazionale dovrà tenere conto per valutare la sussistenza di un comportamento di malafede nella registrazione di nomi di dominio di primo livello ".eu".

I giudici europei, in particolare, facendo riferimento alle "condizioni in cui la registrazione del marchio è stata ottenuta", sottolineano l'importanza di elementi quali l'intenzione o meno di non fare uso del marchio nel mercato per il quale la tutela è stata chiesta; la presentazione del marchio; il fatto di aver registrato un numero elevato di altri marchi corrispondenti a denominazioni generiche; il fatto di aver registrato il marchio poco prima dell’inizio della registrazione per fasi di nomi di dominio di primo livello .eu. Con riferimento, invece, alle "condizioni in cui il nome di dominio di primo livello .eu è stato registrato", i giudici nazionali – si legge nel testo della decisione – dovranno valutare l'eventuale abuso di caratteri speciali o di segni di interpunzione; la registrazione nella prima parte della registrazione per fasi prevista da tale regolamento sulla base di un marchio acquisito in circostanze come quelle del procedimento principale; il fatto di aver depositato numerose domande di registrazione di nomi di dominio corrispondenti a denominazioni generiche.
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