Guardia di Finanza. Intensificati i controlli sui capitali in uscita dall’Italia

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Guardia di Finanza. Intensificati i controlli sui capitali in uscita dall’Italia

Il 23 febbraio 2018, la Guardia di Finanza ha pubblicato una circolare sulle verifiche valutarie ai fini antiriciclaggio, indirizzandola direttamente ai comandi interregionali e ai reparti speciali. Scopo del documento è quello di indicare ai reparti le verifiche preventive da attuare sui grandi capitali in uscita dal nostro Paese.

A tal fine, i controlli devono tener conto di una serie di indici di pericolosità, che possono spaziare dalla nazionalità al provenienza e destinazione dei soggetti fermati, dalla durata del soggiorno alla prenotazione di alberghi o altre strutture ricettive, fino alla tipologia dei bagagli.

Accertamenti investigativi alle frontiere

L’attività investigativa sui flussi di capitali non dichiarati alla frontiera si sta intensificando sempre di più, al fine di consentire di mettere a segno una lotta puntuale al contrabbando di valute all’estero e di effettuare accertamenti investigativi alle frontiere con possibilità di procedere all’immediato sequestro penale, prima dell’eventuale confisca.

Come sottolineato più volte dalla GdF, proprio dagli accertamenti alle frontiere si è potuto dimostrare come il fenomeno del contrabbando di valuta è sempre più strettamente connesso a reati di finanziamento al terrorismo, usura, frode fiscale, contraffazione, ecc.. Lo stesso comandante generale Giorgio Toschi vede “nel trasporto di contante al seguito oltre soglia un indizio sintomatico se non di riciclaggio, di ulteriori gravi illeciti che altrimenti non verrebbero a galla”.

Alla luce dei risultati raggiunti del 2017 (172,7 milioni di euro intercettati, con un incremento del 112% rispetto a quanto recuperato nel 2016), la GdF ha voluto intensificare l’azione preventiva di controllo, impartendo nuovi indirizzi operativi ai finanzieri di stanza in aeroporti, porti e confini, invitandoli ad uniformare i loro comportamenti per l'applicazione delle misure di intervento ed a puntare ai sequestri preventivi quando ve ne siano i presupposti.

Tipologie di controllo

La circolare indica due distinti criteri di valutazione per motivi “turistici” e per motivi di “natura diversa”.

Nel primo caso, in assenza di altri indici di anomalia e con importi di denaro al seguito non eccessivamente superiori alla soglia di legge, si può procedere alla contestazione amministrativa. Se rilevate, invece, somme considerevoli per motivi di “natura diversa”, i finanzieri devono procedere ad avviare indagini valutative circa la capacità di reddito del soggetto fermato, la sua attività professionale ed eventuali illeciti penali già contestati.

In questa specifica ipotesi, gli uomini del reparto devono avere un atteggiamento tipicamente investigativo e inserire tutte le informazioni raccolte nella banca dati di rendicontazione statistica in uso al Corpo (Ares).

Anche in
  • eDotto.com – Edicola del 28 gennaio 2018 - Antiriciclaggio, accesso ai dati da parte delle autorità fiscali – Pergolari

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