Governo. Tagli sulle accise dei carburanti fino a luglio

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Governo. Tagli sulle accise dei carburanti fino a luglio

Il Consiglio dei Ministri si è riunito una prima volta il 2 maggio 2022, alle 12.35, dando seguito - visto il perdurare degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici - all’approvazione di un provvedimento recante misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti, già presente sulla Gazzetta Ufficiale del 2 maggio stesso (decreto-legge n. 38) ed in vigore alla stessa data.

Il nuovo decreto, dunque, prosegue sulla via del precedente Dl n. 21/2022.

In sostanza, vengono mantenute fino all’8 luglio 2022 le aliquote ridotte di accisa per i seguenti prodotti:

  • benzina, 478,40 euro per mille litri;
  • oli da gas o gasolio usato come carburante, 367,40 euro per mille litri;
  • gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti, 182,61 euro per mille chilogrammi;
  • gas naturale usato per autotrazione, zero euro per metro cubo.

Inoltre, disposta la riduzione al 5% dell'aliquota Iva applicata al gas naturale usato per autotrazione.

Controlli sulla riduzione delle accise da parte del Garante

In aggiunta, viene demandato al Garante per la sorveglianza dei prezzi il compito – al fine di arginare il rischio di manovre speculative derivanti dalla diminuzione delle aliquote di accisa - di monitorare l'andamento dei prezzi, anche relativi alla vendita al pubblico, dei suddetti prodotti energetici praticati nell'ambito dell'intera filiera di distribuzione commerciale, avvalendosi anche del supporto di ministeri, enti e organismi competenti.

Comunicazioni da parte degli esercenti

Per la corretta applicazione delle riduzioni stabilite, il Dl n. 38/2022 stabilisce che gli esercenti i depositi commerciali di prodotti energetici assoggettati alle accise e gli esercenti impianti di carburanti trasmettano, entro il 15 luglio 2022, all'Ufficio competente per territorio dell'Agenzia delle dogane e monopoli i dati relativi ai quantitativi dei prodotti usati come carburante, giacenti nei serbatoi dei relativi depositi e impianti alla data dell'8 luglio 2022.

La mancata comunicazione o l’invio della stessa con dati incompleti o non veritieri comporta l’applicazione della sanzione amministrativa da 500 euro a 3.000 euro.

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