Google. Maxi multa Ue per abuso posizione dominante
Pubblicato il 19 luglio 2018
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La Commissione europea ha annunciato di avere comminato a Google una multa record, pari a 4,3 miliardi di euro, per abuso della posizione dominante del suo sistema operativo Android.
Nello specifico, la Commissione europea ha accusato il colosso americano di sfruttare la posizione dominante del proprio sistema operativo Android, dedicato ai cellulari, per ostacolare la concorrenza e favorire i propri servizi.
Tre sono le accuse mosse da Bruxelles a Google:
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di aver chiesto ai produttori di device Android di pre-installare l’app di Google Search e il browser Chrome come condizione per fornire la licenza dell’app store di Google, cioè Play Store;
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di aver pagato alcuni grandi produttori e operatori di rete a condizione che pre-installassero l’app di Google Search;
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di aver offerto incentivi finanziari ai produttori e agli operatori di reti mobili a condizione che installassero esclusivamente Google Search sui loro apparecchi.
Il tutto con un unico fine: consolidare e mantenere la sua posizione dominante sul mercato.
Multa record per la violazione di una regola europea
La multa inflitta alla società californiana è la più alta mai comminata dalla Commissione europea ad una impresa accusata di aver violato le regole comunitarie.
Finora, il record era detenuto sempre da Google, che nel 2017 aveva ricevuto una ammenda di 2,4 milioni di euro, sempre dalla Commissione Ue, per aver favorito - nelle ricerche internet - il proprio servizio di confronto dei prezzi Google Shopping, a scapito degli altri competitor.
Google ha ora 90 giorni di tempo per mettersi in regola e porre fine alla sua “pratica illegale”.
Il colosso americano annuncia, però, di voler fare ricorso davanti alla Corte europea di Giustizia, sostenendo che “il sistema Android ha creato più scelta per tutti, non meno scelta”.
- eDotto.com – Punto&Lex del 28 giugno 2017 - Commissione europea sanziona Google per abuso di posizione dominante – Pergolari
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