Garanzia SupportItalia di SACE per le aziende che operano con il 110%

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Garanzia SupportItalia di SACE per le aziende che operano con il 110%

SACE amplia gli strumenti per le esigenze di liquidità delle imprese italiane del settore edile, che operano nell’ambito del cosiddetto Superbonus 110% e che si trovano in un momento di difficoltà in attesa che riprenda la circolazione dei bonus.

La Società assicurativo-finanziaria italiana specializzata nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale ha ufficializzato l’accesso delle imprese edili allo strumento «Garanzia SupportItalia».

Si tratta di una garanzia di SACE su finanziamenti erogati sotto qualsiasi forma, da banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e dagli altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia.

Questa opportunità va ad aggiungersi a quanto SACE, anche attraverso le società del Gruppo, è in grado di offrire alle imprese del settore edile. Un sostegno a 360° grazie ad una gamma completa di strumenti per rispondere alle diverse esigenze: dalle garanzie in fase di gara per la sottoscrizione e adempimento del contratto, alle cauzioni a supporto dell’attività, fino alle coperture contro i rischi in cantiere e della costruzione.

ATTENZIONE: Garanzia SupportItalia permette il rilascio della garanzia entro il 31 dicembre 2023, a favore delle imprese con sede in Italia colpite dalle conseguenze economiche della crisi russo-ucraina e che hanno esigenze di liquidità.

Decreto Aiuti quater, garanzia statale per le imprese edili

La garanzia per tutte le forme di prestito riconosciuta da Sace è stata prevista dal decreto “Aiuti quater”, che con il comma 9, dell'art. 3 ha prorogato dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 l'operatività della garanzia Sace «SupportItalia», di cui all'art. 15 del decreto legge n. 50/2022 (decreto Aiuti), concedibile a fronte di finanziamenti (comprese operazioni di leasing, factoring, confirming e anticipi contratto) rilasciati da banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali, società di factoring e di leasing e altri soggetti abilitati alle imprese italiane che hanno subito ripercussioni economiche negative a seguito della crisi russo-ucraina.

Secondo il citato decreto legge, la garanzia statale è ora estesa anche alle aziende che rientrano nelle categorie delimitate dai codici Ateco 41 (costruzione di edifici) e 43 (lavori di costruzione specializzati) (in base ad una stima di Sace pari a 2.800 pmi), che realizzano o hanno realizzato gli interventi di cui all’articolo 119 del Decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, e dalla legge 17 luglio 2020, n.77.

Le suddette imprese, da oggi hanno la possibilità di accedere a nuova finanza valorizzando i crediti fiscali maturati prima del 25 novembre 2022, che concorrono anche a determinare il merito creditizio che le banche attribuiranno alle aziende stesse.

Le linee di credito accordate dalle banche e garantite da SACE, potranno essere utilizzate per finanziare i costi relativi a nuovi investimenti, capitale circolante, costi del personale, canoni di locazione o affitto di ramo di azienda, in linea con quanto previsto dalla norma del Decreto Aiuti.

NOTA BENE: La garanzia di Sace è controgarantita dallo Stato.

Inoltre, i finanziamenti assistiti da garanzia Sace potranno essere:

  • di importo non superiore al maggiore tra il 15% del fatturato annuo totale medio in Italia degli ultimi 3 esercizi conclusi come risultante dai bilanci e il 50% dei costi sostenuti per fonti energetiche nei 12 mesi precedenti la richiesta di finanziamento. Qualora l'impresa abbia iniziato l'attività dopo il 1° dicembre 2019, si fa riferimento al fatturato annuo totale medio degli esercizi effettivamente conclusi;
  • di durata non superiore a 8 anni (preammortamento fino a 36 mesi).
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