Frodi patrimoniali agli anziani, sì della Camera alla proposta di legge

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Frodi patrimoniali agli anziani, sì della Camera alla proposta di legge

L’Aula della Camera, nella seduta del 20 settembre 2017, ha approvato la proposta di Legge (Ermini ed altri) che, modificando il Codice penale e il Codice processuale penale, introduce misure a tutela di soggetti vulnerabili, come gli anziani, a fronte delle truffe patrimoniali, nonché una stretta nelle ipotesi di circonvenzione di persona incapace.

Nuovo reato per proteggere gli anziani dalle frodi

Nel dettaglio, il provvedimento introdurrebbe un nuovo reato, quello di "frode patrimoniale in danno di soggetti vulnerabili", configurabile a carico di chi, con mezzi fraudolenti, induca una persona che versi in situazioni di vulnerabilità psicofisica, in ragione dell'età avanzata, a dare o promettere indebitamente a sé o ad altri denaro, beni o altra utilità, commettendo il fatto nell'abitazione della persona offesa o in altro luogo di privata dimora, all'interno o in prossimità di uffici postali o di sedi di istituti di credito, di luoghi di cura o di ritrovo di persone anziane o di case di riposo ovvero simulando un'offerta commerciale di beni o servizi.

La pena prevista è la reclusione da due a sei anni e la multa da 400 euro a 3mila euro, pena che viene aumentata di un terzo se il fatto è commesso con l'utilizzo di strumenti telefonici, informatici o telematici ovvero avvalendosi di dati della vita privata della persona offesa acquisiti fraudolentemente o senza il suo consenso.

Stretta per la circonvenzione di incapaci

Il testo, come anticipato, interviene anche in materia di circonvenzione di persone incapaci, sancendo che l’attuale previsione secondo cui il reato è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 206 a euro 2.065, venga aggravata: la reclusione diventa da due a sette anni mentre la multa prevista è da 1.302 euro a 3.500 euro.

La proposta di legge verrà ora esaminata dell'altro ramo del Parlamento.

Modifiche al Codice antimafia, inizia la discussione in Aula

In Commissione Giustizia della Camera, intanto, si segnala che è stato concluso l’esame, in sede referente, del provvedimento di modifica del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al Decreto legislativo n. 159/2011, contenente anche una delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate. Sono state respinte, in proposito, tutte le proposte emendative al testo.

L’Aula inizierà la discussione sulle linee generali della proposta di legge lunedì 25 settembre.

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