Formazione, arriva lo stop al prelievo forzoso?

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Formazione, arriva lo stop al prelievo forzoso?

Il Ddl recante disposizioni in materia di lavoro contiene numerose norme che vanno ad impattare su vari istituti della materia, operando una semplificazione o chiarendone l’applicabilità.

Una proposta emendativa, presentata il 10 marzo 2024 in commissione Lavoro della Camera, merita di essere segnalata e va nella direzione di rendere più interessanti i Fondi interprofessionali.

Detti fondi rappresentano il principale strumento di finanziamento della formazione aziendale in Italia in quanto;

  • favoriscono l’​accesso alla formazione, attraverso la riduzione o l’azzeramento dei costi aziendali;
  • sostengono la qualificazione delle competenze dei lavoratori, con maggiori garanzie di occupabilità;
  • promuovono la crescita e la competitività delle imprese e del sistema Paese.

Se lo 0,30% versato all’Inps viene indirizzato al Fondo interprofessionale, l’azienda potrà ottenere un ritorno in azioni formative dirette a qualificare i lavoratori dipendenti.

Proposta al Ddl Lavoro

Come detto, il 10 marzo 2024 è stato presentato un emendamento al Collegato lavoro da parte del presidente della commissione e dell’assessore al Lavoro, Istruzione e Formazione di Regione Piemonte e responsabile Lavoro di Fdi, d’intesa con il ministro del Lavoro, Marina Calderone.

La richiesta va nel senso di restituire in modo definitivo ai Fondi interprofessionali il prelievo forzoso introdotto nel 2014. Inizialmente tale prelievo fu destinato al finanziamento della cassa in deroga ma poi è stato indirizzato alla fiscalità generale. La legge di bilancio 2021 ha provveduto alla restituzione di quanto versato con il limite di due annualità successive al 2021.

La proposta cammina, dunque, nel senso di abrogare il prelievo forzoso e restituire ai lavoratori e alle imprese quanto versato al fine di investire in formazione, con il vincolo di destinazione alle politiche attive del lavoro, ossia non solo misure per cassintegrati, ma anche per disoccupati e inoccupati.

E’ necessario attendere la decisione governativa sulla proposta presentata per ridare linfa al settore della formazione.

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