Fondo Salvaguardia Imprese, domande di accesso da febbraio
Pubblicato il 21 gennaio 2021
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Pubblicato il decreto direttoriale del Ministro dello Sviluppo Economico che definisce le modalità e i termini per la presentazione delle domande, il modello di domanda e l’ulteriore documentazione che le imprese sono tenute a presentare per richiedere l’accesso al Fondo Salvaguardia Imprese.
Le imprese interessate sono quelle che:
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posseggono marchi storici;
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hanno un numero di dipendenti superiore a 250;
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detengono beni e rapporti di rilevanza strategica per l'interesse nazionale.
Fondo Salvaguardia Imprese, cos’è?
Si tratta del Fondo istituto con il Dl n. 34/2020, art. 43 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, con una dotazione di 300 milioni di euro.
Il Fondo opera acquisendo partecipazioni di minoranza nel capitale di rischio di imprese in difficoltà economico-finanziaria che propongono un piano di ristrutturazione per garantire la continuità di impresa e salvaguardare l'occupazione.
Nello specifico, le principali finalità del Fondo Salvaguardia Imprese sono:
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sostenere la continuità e lo sviluppo dell’attività d’impresa;
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ridurre gli impatti occupazionali connessi alla situazione di crisi economico-finanziaria;
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attivare capitali privati/pubblici a sostegno dell’attuazione dei piani di ristrutturazione delle imprese in difficoltà;
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instaurare una partnership tra la proprietà/management ed Invitalia finalizzata alla creazione di valore per tutti gli azionisti, con un piano di ristrutturazione condiviso.
I criteri e le modalità di gestione e di funzionamento del Fondo sono stati attuati con il decreto ministeriale del 29 ottobre 2020.
La gestione del Fondo è affidata a Invitalia.
Fondo Salvaguardia Imprese, domande di accesso dal 2 febbraio 2021
Con il nuovo decreto direttoriale, il Ministero stabilisce che la domanda di accesso al Fondo può essere presentata a decorrere dalle 12,00 del 2 febbraio 2021 e deve essere compilata esclusivamente in forma elettronica, utilizzando la procedura informatica accessibile dal sito www.invitalia.it, secondo le modalità e gli schemi disponibili online e riportati in allegato al provvedimento.
La domanda di accesso può essere presentata soltanto dalle imprese in difficoltà che hanno avviato un confronto con la Struttura per la crisi d’impresa del MiSE. Quest’ultima invierà ad Invitalia l’elenco delle imprese con le quali risulta avviato un confronto e tutte le ulteriori informazioni eventualmente in possesso della stessa in funzione dell’attività svolta.
La domanda, redatta in lingua italiana, deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa proponente.
Fondo Salvaguardia Imprese, iter di presentazione della domanda
Il Ministero specifica che per presentare correttamente la domanda di accesso al Fondo è necessario lo svolgimento delle seguenti attività:
- accesso alla procedura informatica;
- inserimento delle informazioni e dei dati richiesti per la compilazione della domanda;
- generazione del modulo di domanda, contenente le informazioni e i dati forniti dall’impresa proponente e apposizione della firma digitale;
- caricamento della domanda firmata digitalmente;
- caricamento degli allegati firmati digitalmente;
- invio dell’istanza, con conseguente rilascio del codice identificativo.
Il modulo di domanda corredato di tutti gli allegati deve essere inoltrato al Ministero all’indirizzo PEC dgiai.div06@pec.mise.gov.it con indicazione del codice identificativo ottenuto.
La domanda di accesso al Fondo deve contenere un programma di ristrutturazione finalizzato alla salvaguardia dei livelli occupazionali e alla prosecuzione dell’attività di impresa.
Per lo stesso programma di ristrutturazione, si può presentare una sola domanda di accesso al Fondo.
Fondo Salvaguardia Imprese, istruttoria Invitalia
Invitalia, entro 90 giorni dalla presentazione della domanda di accesso al Fondo da parte dell’impresa proponente, effettuerà l’istruttoria delle stesse al fine di accertare:
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la completezza della documentazione,
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la sussistenza dei requisiti formali di accesso
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la valutazione dell’impatto sui profili occupazionali e sullo sviluppo del sistema produttivo
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la valutazione del programma di ristrutturazione anche grazie alla consulenza di soggetti qualificati.
In caso di valutazione positiva del programma di ristrutturazione, Invitalia strutturerà l’operazione di investimento su vari livelli di intervento.
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