Fondo indennizzo risparmiatori, protocollo Entrate-Consap per la verifica dei requisiti
Pubblicato il 11 agosto 2021
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Firmato il 10 agosto 2021 il primo protocollo tra l’Agenzia dell'Entrate e la Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici) per la verifica dei requisiti patrimoniali dei richiedenti accesso al Fondo indennizzo risparmiatori (Fir).
Con l’accordo si stabiliscono modalità, termini e procedure per la fornitura, da parte dell’Agenzia, dei servizi anagrafici e patrimoniali finalizzati a facilitare le attività di verifica del requisito patrimoniale condotte dalla Commissione tecnica istituita con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze e competente per l’esame delle domande pervenute e l’ammissione all’indennizzo del Fir.
In altre parole, l’Agenzia si impegna a rendere disponibili e, dunque, a favorire lo scambio dei dati per la verifica del requisito del patrimonio mobiliare dei singoli risparmiatori come riportato nell’istanza d’indennizzo.
Beneficiari del Fondo indennizzo risparmiatori
E’ stata la Legge di bilancio 2019, (Legge n. 145/2018) all’articolo 1, commi da 493 a 507, a prevedere un risarcimento nei confronti dei risparmiatori che hanno subìto un pregiudizio ingiusto da parte di banche e loro controllate con sede legale in Italia, poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018, in ragione delle violazioni massive degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, buona fede oggettiva e trasparenza.
A tal fine, è stato istituito un apposito Fondo indennizzo risparmiatori ed è stata individuata la suddetta Commissione tecnica, quale organo di controllo deputato all’esame delle istanze presentate dai contribuenti penalizzati e alla successiva ammissione all’indennizzo.
Il Fir nasce con lo scopo di indennizzare soggetti con un reddito imponibile inferiore a 35.000 euro o patrimonio mobiliare fino a 100.000 euro.
Per verificare la sussistenza dei requisiti, la Commissione tecnica deve necessariamente attingere le informazioni dalle banche dati pubbliche.
Accesso al Fir, come avviene lo scambio di informazioni
Circa il funzionamento del nuovo canale di scambio dei dati e delle informazioni, in particolare, a richiesta della Commissione tecnica, l’Agenzia, sulla base dei dati di cui dispone, provvede a rendere disponibili, per il tramite di Consap, le informazioni necessarie a consentire la verifica dell’ammontare complessivo effettivo del patrimonio mobiliare di proprietà del risparmiatore richiedente l’indennizzo alla data del 31 dicembre 2018.
In pratica, l'Agenzia delle Entrate fornisce il riscontro mediante risposta di conferma o meno della dichiarazione resa dall'interessato, con riferimento al dato patrimoniale complessivo riportato dal richiedente.
Rispetto della privacy dei risparmiatori
Le suddette attività sono effettuate nel rispetto della normativa in materia di trattamento dei dati personali secondo i principi di liceità, correttezza, trasparenza, minimizzazione, nonché integrità e riservatezza.
In particolare, in tale ambito, la Commissione tecnica si avvale di Consap quale “Responsabile del trattamento dei dati personali”, mentre l’Agenzia si avvale di Sogei S.p.a. Naturalmente, i dati e le informazioni trattate non potranno essere divulgate in alcun modo e non potranno essere oggetto di utilizzazione, se non per finalità strettamente connesse all’esecuzione del protocollo stesso e con modalità che non compromettano il carattere della riservatezza.
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