Festival del Lavoro 2022, al via la 13esima edizione
Pubblicato il 24 giugno 2022
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Si alza il sipario del Festival del Lavoro 2022. Alle ore 15.00 la cerimonia di apertura della XIII edizione della manifestazione dal palcoscenico dell’Auditorium del Palazzo dei Congressi e della cultura di Bologna. Ad aprire i lavori la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, il Presidente del Consiglio provinciale dell’Ordine Consulenti del Lavoro di Bologna, Pier Paolo Redaelli, il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
A seguire, focus sugli scenari aperti dalla pandemia e dal conflitto ucraino e sulle ricadute sulle imprese, dello stato di attuazione del PNRR, del lavoro senza "frontiere" e di formazione emozionale. Ad intervenire sul palco, tra gli altri, il comico e attore, Enrico Bertolino; il Presidente della Fondazione GIMBE, Nino Cartabellotta; il Presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte; il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana; il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini; il Ministro per le disabilità, Erika Stefani.
Festival del Lavoro 2022, no al salario minimo
“Se mettiamo assieme il salario minimo e il reddito di cittadinanza distruggiamo il mercato del lavoro”. Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, non ha usato giri di parole nel suo intervento alla tredicesima edizione del Festival del lavoro, in svolgimento da ieri pomeriggio a Bologna.
Una posizione, quella del ministro che, come ha sottolineato Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro e padrona di casa nella tre giorni del Festival, “è la nostra perché il salario minimo non ci serve, mentre abbiamo bisogno di sostenere la contrattazione decentrata di secondo livello in un’ottica di valorizzazione del territorio”.
Festival del Lavoro 2022, taglio al cuneo fiscale
Sul taglio al cuneo fiscale come strumento per rendere più pesanti le buste paghe si è espresso il segretario del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, secondo cui “il taglio va però coordinato con il salario minimo, una battaglia di civiltà su cui non cederemo finché ci sono paghe da fame. Il nostro obiettivo, peraltro, non è intralciare la contrattazione collettiva ma espungere i contratti pirata”.
Che questo sia l’obiettivo/effetto del salario minimo concorda l’ex ministro Cesare Damiano, ora componente del Cda dell’Inail, secondo il quale il minimo non ha la conseguenza di portare a salari più ricchi. Ma più che un minimo per tutti, è meglio “recepire, settore per settore, il contratto che stabilisce il miglior salario minimo”.
Festival del Lavoro 2022, Reddito di Cittadinanza
Conte ha fatto da contraltare anche in materia di Reddito di Cittadinanza, provvedimento bandiera del Movimento rispetto al quale ieri a Bologna ha chiesto un ripensamento Stefano Bonaccini. “Non credo che vada abolito – ha detto il presidente dell’Emilia Romagna - ma è necessario ripensarlo. Condizione primaria del reddito dovrebbe essere quella di dare un contributo a chi è disperato, ma per poi ritirarlo il prima possibile perché si è trovato un lavoro. L’obiettivo deve essere l’occupazione. Su questo, il reddito di cittadinanza non ha funzionato”.
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