Fattura e merce non consegnate al cliente, niente tasse
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 16 settembre 2013
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La Ctp di Bergamo, con sentenza n. 28/01/13, nell'annullare gli avvisi di accertamento impugnati dalla curatela fallimentare di una società commerciale, spiega che la sola compilazione delle fatture e la loro trasmissione alla banca per ottenere un finanziamento, anche se indebito, non consente al Fisco di recuperare le imposte.
Le motivazioni:
- per le dirette, i corrispettivi delle cessioni si considerano eseguiti alla data della consegna o spedizione dei beni mobili, per cui la sola emissione della fattura non può giustificare la richiesta;
- ai fini Iva, la sola compilazione della fattura non può costituire emissione, poiché la fattura si intende emessa all'atto della sua consegna o spedizione all'altra parte.
Nello specifico la società, una volta ricevuto gli ordini dai clienti, predisponeva subito la fattura e la inoltrava ad un istituto di credito per ottenere le somme per pagare i fornitori, i quali provvedevano alla consegna sia della merce che della fattura ai clienti della società accertata. La società, ricevuto il compenso dai clienti pagava la banca. Ma l’ingranaggio si blocca quando il fornitore non consegna la merce ai clienti pur avendo ricevuto il credito, ottenuto dalla banca da parte della società.
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