Esportatori abituali, al via le lettere di intento 2023

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Esportatori abituali, al via le lettere di intento 2023

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno diverse imprese si trovano a dover predisporre le dichiarazioni di intento per l’anno 2023. Come noto, l’esportatore abituale che intende avvalersi della facoltà di acquistare beni e servizi senza l’applicazione dell'Iva è tenuto a redigere e trasmettere in via telematica (direttamente, ossia tramite Entratel o Fisconline, ovvero mediante un soggetto abilitato) la dichiarazione di intento (che può riguardare una o a più operazioni sino a un certo importo) in conformità al modello approvato. 

A fronte di tale invio, l’Amministrazione finanziaria rilascia apposita ricevuta telematica con indicazione del protocollo di ricezione. Il fornitore è tenuto ad indicare nelle fatture emesse gli estremi del “protocollo” di ricezione della dichiarazione di intento inviata all’Agenzia delle Entrate da parte dell’esportatore abituale. Pertanto, prima di effettuare l’operazione senza applicazione dell’Iva occorrerà “controllare” con attenzione il proprio cassetto fiscale al fine di verificare l’avvenuta presentazione della dichiarazione di intento. Si ricorda che il fornitore che effettua cessioni o prestazioni non imponibili ai fini Iva senza avere prima riscontrato per via telematica l'avvenuta presentazione all'Agenzia della dichiarazione di intento è punito una con sanzione amministrativa dal 100% al 200% dell'imposta, fermo l'obbligo del pagamento del tributo. Occorre tener presente, altresì, che - a partire dal 01/01/2022 - per emettere la fattura elettronica per le operazioni in regime di non imponibilità Iva ex articolo 8, comma 1, lettera c) del DPR 633/72, sulla base di una dichiarazione d’intento ricevuta, il cedente/prestatore deve utilizzare esclusivamente il tracciato xml della fattura ordinaria ai fini della trasmissione del documento al Sistema di Interscambio.

Con il provvedimento 293390/E/2021, poi, l’Agenzia delle Entrate ha dato attuazione alle misure introdotte dalla Legge 178/2020 dirette a contrastare le frodi Iva realizzate con l'utilizzo di falso plafond. In particolare, con effetto dal 01/01/2022, sono state individuate le modalità operative relative all'individuazione dei criteri di analisi del rischio e di controllo delle procedure di invalidazione delle lettere d'intento trasmesse e di inibizione al rilascio di nuove lettere d'intento tramite i canali telematici delle Entrate. 

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