Enti creditizi, stretta sulle sanzioni
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 12 febbraio 2015
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Nella seduta del 10 febbraio 2015, il Consiglio dei ministri ha approvato, tra le altre misure, il testo di un decreto legislativo volto a recepire la Direttiva 2013/36/UE sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento, intervenendo a modifica del Testo Unico Bancario e del Testo Unico della Finanza ed in attuazione della delega contenuta nella Legge n. 154/2014, cosiddetta “Legge di delegazione europea 2013”.
Si precisa che la Direttiva recepita contempla un assetto organico di regolamentazione e controllo sulle banche e sulle imprese di investimento in accoglimento dei contenuti del terzo accordo di Basilea sul capitale.
Tra gli interventi si segnala, in particolare, la previsione di una riforma complessiva della disciplina delle sanzioni amministrative applicabili a banche e società di gestione del risparmio. Oltre alle sanzioni pecuniarie, elevate nei loro massimali, vengono disciplinate misure di carattere non pecuniario come l'interdizione temporanea dall'esercizio di funzioni presso intermediari e l'ordine di porre termine alle violazioni.
Con riferimento agli esponenti aziendali e ai partecipanti al capitale, viene introdotta una complessiva riforma della disciplina dei relativi requisiti, tale da integrare i requisiti oggettivi di onorabilità e di professionalità con criteri di competenza e correttezza.
Contemplato anche un obbligo di astensione in capo ai soci e agli amministratori qualora si tratti di adottare delibere in presenza di conflitto di interessi, per conto proprio o di terzi.
Introdotti, infine, meccanismi di segnalazione di eventuali violazioni normative da parte del personale.
Agenzie di rating, ridotto l'affidamento esclusivo degli enti pensionistici
Nella stessa seduta, il Consiglio dei ministri ha, altresì, approvato un decreto legislativo che, in attuazione della Direttiva 2013/14/UE relativa alle agenzie di rating del credito, mira alla riduzione dell'affidamento esclusivo o meccanico ai rating del credito da parte degli enti pensionistici aziendali o professionali e da parte dei gestori di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari e di fondi di investimento alternativi.- Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 37 - Enti pensionistici al divorzio dalle agenzie private di rating - Galimberti
- Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 37 - Conflitti di interessi con regole su misura – Santosuosso
- Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 37 - Maxi-sanzioni per banche ed Sgr – Negri
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