Emendamenti al Ddl Intercettazioni presentati in commissione Giustizia
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 21 aprile 2010
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In commissione Giustizia del Senato è in discussione il Disegno di legge sulle intercettazioni. Dal Governo sono giunti due emendamenti al testo: in base al primo, le intercettazioni dovranno essere ammesse solo in presenza di “gravi indizi di reato” e solo quando risultino assolutamente indispensabili all'indagine; in ogni caso, potranno essere coinvolte solo le utenze intestate o in uso a indagati o persone che risultano a conoscenza dei fatti per i quali si procede. Ai sensi del secondo, l'ascolto delle intercettazioni già autorizzate non potrà ulteriormente proseguire per un tempo superiore a 75 giorni.
Altre proposte emendative sono invece state illustrate dal relatore Roberto Centaro (Pdl) che propone il divieto di pubblicazione, anche parziale o per riassunto, della documentazione, degli atti e dei contenuti relativi a conversazioni o a flussi di comunicazioni informatiche o telematiche di cui sia stata ordinata la distruzione nonché della documentazione, degli atti e dei contenuti relativi a conversazioni o a flussi di comunicazioni telematiche riguardanti fatti, circostanze e persone estranee alle indagini, non acquisiti o non trascritti. Prospettato anche un incremento di pena a sei anni per chi contribuisca a divulgare atti coperti da segreto o intercettazioni e l'arresto fino a due mesi o multa fino a 10mila euro per chi pubblichi atti processuali vietati.
Detti emendamenti verranno votati nella seduta di mercoledì 28 aprile.
Altre proposte emendative sono invece state illustrate dal relatore Roberto Centaro (Pdl) che propone il divieto di pubblicazione, anche parziale o per riassunto, della documentazione, degli atti e dei contenuti relativi a conversazioni o a flussi di comunicazioni informatiche o telematiche di cui sia stata ordinata la distruzione nonché della documentazione, degli atti e dei contenuti relativi a conversazioni o a flussi di comunicazioni telematiche riguardanti fatti, circostanze e persone estranee alle indagini, non acquisiti o non trascritti. Prospettato anche un incremento di pena a sei anni per chi contribuisca a divulgare atti coperti da segreto o intercettazioni e l'arresto fino a due mesi o multa fino a 10mila euro per chi pubblichi atti processuali vietati.
Detti emendamenti verranno votati nella seduta di mercoledì 28 aprile.
- http://www.senato.it/Resoconto seduta del 20 aprile 2010
- Il Sole 24 Ore, p. 18 - Stretta soft sulle intercettazioni - Nuti
- ItaliaOggi, p. 7 – Ddl intercettazioni, arriva l'emendamento anti-D'Addario - Gioventù
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