Ecco il Ddl sul nuovo fisco. Ma senza il fondo “taglia tasse”

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Approvato, in sede di Consiglio dei ministri, il disegno di legge sulla delega fiscale il cui intento è di “dare maggiore certezza al sistema tributario, migliorare i rapporti con i contribuenti e proseguire nel contrasto all’evasione fiscale”. Il governo tiene a precisare che l'operazione di riscrittura del fisco italiano dovrà avvenire a parità di gettito, quindi senza aggravio sulla pressione fiscale.

I principali capitoli del disegno di legge sono tre e riguardano: la revisione del catasto dei fabbricati; i rapporti tra fisco e contribuente, con l'individuazione certa dell'abuso del diritto; la revisione della tassazione delle imprese (introduzione dell'Iri).

Capitolo Iri - L'articolo 12 del ddl prevede l'assoggettazione del reddito d'impresa e di lavoro autonomo ad una sola imposta: l'Iri (Imposta sul reddito imprenditoriale). In sostanza, il reddito proprio dell'attività imprenditoriale o professionale viene tassato con la nuova Iri, basata su un'aliquota proporzionale più bassa di quella vigente. E' poi previsto che le somme che costituiscono remunerazione per l'imprenditore o per il professionista siano deducibili dal reddito di impresa o di lavoro autonomo; esse concorrono alla formazione del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef personale del singolo imprenditore.

Per quanto riguarda i contribuenti di minori dimensioni, è disposta la possibilità di introdurre, in luogo delle imposte oggi dovute, il pagamento a forfait di un'unica imposta.

Altre misure sono: la razionalizzazione delle aliquote dell’IVA e delle altre imposte indirette come quelle di registro, di bollo, ipotecarie e catastali, sulle concessioni governative, sulle assicurazioni e sugli intrattenimenti.

Abuso del diritto – La delega cammina verso una definizione generale di abuso del diritto che, in base alla giurisprudenza delle Sezioni unite della Cassazione, sarà unificata con quella dell’elusione: si applicherà a tutti i tributi. L'abuso del diritto sarà rilevabile solo in situazioni in cui si scorge un “uso distorto di strumenti giuridici idonei ad ottenere un risparmio d'imposta”, anche se si tratta di una condotta “non in contrasto con alcuna specifica disposizione”.

Novità sull'onere della prova: sarà l'Amministrazione finanziaria a dover dimostrare “il disegno abusivo e le modalità di manipolazione e di alterazione funzionale degli strumenti giuridici utilizzati nonché la loro non conformità ad una normale logica di mercato”. Sarà, invece, onere del contribuente provare l'esistenza di valide ragioni extrafiscali alternative o concorrenti che giustifichino il ricorso a determinati strumenti giuridici e/o finanziari.

Capitolo catasto - L’obiettivo del governo è di attribuire a ciascun immobile il relativo valore patrimoniale e la rendita. Per questo, la riforma va a riaggiustare non solo il valore dei fabbricati ma si estende a considerare anche altri criteri: la localizzazione dell'immobile, la qualità e la superficie in metri quadri.

Per gli immobili urbani i criteri utilizzati sono:

- valori medi ordinari espressi dal mercato, in un arco temporale triennale antecedente alla nuova determinazione;

- definizione degli ambiti territoriali del mercato immobiliare;

- rideterminazione delle destinazioni d’uso catastali ordinarie e speciali;

- determinazione del valore patrimoniale medio ordinario.

Le rendite delle unità immobiliari dovranno, poi, essere aggiornate mediante meccanismi di adeguamento periodico. La delega dispone, al fine di evitare che la rivoluzione catastale possa apportare un aggravio fiscale, la contestuale riduzione delle aliquote.

Tra le misure approvate, anche un generale riordino degli adempimenti fiscali con l'eliminazione delle duplicazioni.

Marcia indietro del governo sul fondo per il taglio delle tasse: l'annunciato inserimento della norma non c'è stato. L'impedimento sarebbe dato dal fatto che non sono ancora certe le risorse provenienti dal recupero dell'evasione fiscale.

E su questo punto perde vigore il comunicato stampa del Presidente Cndcec, Siciliotti, che sull'istituzione del fondo taglia tasse si era espresso favorevolmente.
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