E' ufficiale il testo del Ddl Stabilità 2013. No Irpef su pensioni di invalidità

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Il testo definitivo del disegno di legge di stabilità 2013, accompagnato dalla relazione illustrativa, è stato pubblicato nel sito del Governo. Rispetto al testo precedente, sono state cancellate le disposizioni che prevedevano la tassabilità Irpef delle pensioni e delle indennità di invalidità. Rimangono, invece, soggette a tassazione le pensioni di guerra per i redditi superiori ai 15mila euro.

Nell'articolo 12, commi da 8 a 10, è stata mantenuta la prevista riduzione a 3.000 euro, a decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2012, del limite massimo annuale della detraibilità di spese ed oneri, ex articolo 15 del Tuir, con l'esclusione delle spese sanitarie. Inoltre, per i redditi superiori a 15.000 euro sale a 250, da 129 euro, la franchigia sulla maggior parte delle detrazioni e deduzioni.

Con l'intento di spostare il prelievo fiscale dalle imposte dirette a quelle indirette, il Governo ha dunque stabilito di ridurre di un punto percentuale le aliquote IRPEF per i primi due scaglioni di reddito (per il primo scaglione si passa dal 23 al 22 per cento e per il secondo dal 27 al 26 per cento), mentre le aliquote Iva del 10 e del 21% saliranno, dal primo luglio 2013, di un punto percentuale.

Prevista la proroga, a tutto il 2013, della detassazione dei contratti di produttività, con risorse per 1.200 milioni nel 2013 e per 400 milioni nel 2014. Sarà un Dpcm, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, a fissare le modalità di attuazione dell’agevolazione; se tale decreto non viene emanato entro il 15 gennaio 2013 ed il Governo non promuove apposite iniziative per destinare le risorse ad altra finalità, queste saranno destinate al miglioramento dei saldi di finanza pubblica.

Stretta anche sulle auto aziendali. E' stata ridotta la soglia di deducibilità delle auto di imprese e professionisti dal 27,5 al 20%, a partire dal 1° gennaio 2013.

Le critiche al provvedimento. Molte, da tutti i i fronti politici: in generale si obietta sull'innalzamento dell'Iva che andrebbe a vanificare la riduzione dell'Irpef, colpendo, ancora una volta, le classi di reddito più basso. Il confronto, a questo punto, avverrà in Parlamento.
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