E’ esclusa l’impugnabilità del M.a.e. nell’ordinamento interno
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 28 luglio 2012
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Le Sezioni Unite di Cassazione, con la sentenza n. 30769 del 27 luglio 2012 hanno affermato il principio secondo cui il mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria italiana nella procedura attiva di consegna ed il provvedimento emesso, eventualmente in forma di mandato di arresto europeo, dalla stressa autorità giudiziaria nella procedura di estensione attiva della consegna, non sono impugnabili nell’ambito dell’ordinamento interno, neanche ai sensi degli articoli 111, comma settimo, della Costituzione e 568, comma 2, Codice di procedura penale, “potendo i vizi riguardanti detti atti essere fatti valere solo nello Stato richiesto qualora incidenti sulla procedura di sua pertinenza e secondo le regole previste nel relativo ordinamento”.
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