Doppia condanna in caso di falso in gara di appalto
Autore: Cristina Ricciolini
Pubblicato il 17 aprile 2012
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Nel caso di illegittima aggiudicazione di appalto, la condanna riguarda sia il legale rappresentante che la società.
Per partecipare ad una gara di appalto, il legale rappresentante di una società attestava falsamente, con atto notorio destinato ad ente pubblico, il regolare versamento di contributi ed imposte, ottenendo l'appalto. A fronte della rilevazione della falsità della dichiarazione, il rappresentante veniva condannato per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) e per truffa (art. 640 c.p.), mentre la società veniva condannata, secondo il decreto legislativo n. 231/2001, per non aver predisposto idonei modelli organizzativi che prevenissero la violazione commessa.
La Corte di Cassazione ha confermato le condanne con la sentenza n. 14359, depositata il 16 aprile 2012, poiché si tratta di illegittima aggiudicazione di appalto.
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