Dl Semplificazioni, il Senato rinnova la fiducia al Governo: ok definitivo
Pubblicato il 28 luglio 2021
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Dopo che venerdì 23 luglio è stata posta dal Governo la questione di fiducia sull'approvazione dell'articolo unico del Dl Semplificazioni, nel testo licenziato dalla Camera, questa mattina (mercoledì 28 luglio), l’Assemblea del Senato - con 213 voti favorevoli e 33 contrari - ha rinnovato la fiducia, approvando definitivamente il Ddl n. 2332 di conversione in legge, con modificazioni, del Decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, recante governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure.
Il titolo I istituisce la Cabina di regia e delinea il sistema di coordinamento, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del PNRR.
Il titolo II amplia i poteri sostitutivi dello Stato e definisce procedure finanziarie.
Il provvedimento, inoltre, prevede anche disposizioni in materia di:
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transizione ecologica;
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accelerazione del procedimento ambientale e paesaggistico;
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accelerazione delle procedure per fonti rinnovabili;
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semplificazione per la promozione dell'economia circolare e l'efficienza energetica;
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transizione digitale;
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procedura speciale per opere pubbliche complesse e di rilevante impatto;
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semplificazione dei contratti pubblici e la disciplina del subappalto;
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semplificazioni in materia di investimenti e interventi nel Mezzogiorno.
Dl Semplificazioni, snellito il Superbonus e novità per gli appalti
Nel corso della discussione e approvazione della questione di fiducia sono stati analizzati vari aspetti inerenti gli incentivi. Da segnalare, a tal proposito, soprattutto le regole per gli investimenti in fonti rinnovabili, le opere di impatto rilevante, le infrastrutture dei trasporti e digitali e il Superbonus al 110%, con i noti miglioramenti intervenuti durante l'esame alla Camera, che hanno previsto uno snellimento delle procedure attraverso la previsione della sola CILA.
Importante anche la discussione su alcuni punti degli appalti e della realizzazione delle opere pubbliche.
Sugli appalti il Governo si è comportato esattamente come previsto quando sono state approvate le risoluzioni in materia di PNRR, decidendo di agire in due modi differenti: tutto quello che era urgente è confluito nel decreto legge oggetto di discussione, mentre si rinviava ad una legge delega una revisione più complessiva e generale del codice degli appalti.
Ciò è avvenuto, dato che la legge delega è stata presentata e assegnata al Senato e all'8a Commissione; con alcuni punti che sono stati rinviati direttamente ad essa, uno tra tutti, la qualificazione e la riduzione delle stazioni appaltanti.
Il PNRR in materia di appalti prova a intervenire su tutta la filiera: la programmazione, la progettazione e l'acquisizione di pareri, che è sempre il punto più delicato; interviene poi sugli affidamenti di servizi e di lavori, l'esecuzione, il collaudo e le controversie.
Nella maggior parte dei casi, vi è stato un rafforzamento e un differimento di data di alcune previsioni che inizialmente dovevano rimanere in vigore solo fino a dicembre 2021, ma che poi sono state spostate al giugno 2023, visto il tempo necessario per metterle in pratica.
In sede di conversione del Decreto Semplificazione, è stato prorogato anche l'appalto integrato e viene sospesa la terna di subappalti.
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