DL Ristori bis: il nodo dei giudizi penali di appello
Pubblicato il 09 novembre 2020
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Nel Decreto legge “Ristori Bis” - "Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese e giustizia, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19" approvato dal Consiglio dei ministri nella serata di venerdì 6 novembre 2020 – sono contenute anche alcune misure che interessano il settore Giustizia.
Nel comunicato stampa n. 72 di fine seduta si parla:
- di misure urgenti per la decisione dei giudizi penali di appello;
- di disposizioni per la sospensione dei termini utili ai fini del computo della prescrizione e dei termini di custodia cautelare nei procedimenti penali.
Perplessità UCPI su appelli penali
L’Unione delle Camere penali ha immediatamente censurato il contenuto di questo intervento, soprattutto con riguardo alla norma sulla procedura dell’appello penale ai sensi della quale – secondo quanto si legge nel comunicato stampa dell’UCPI dell’8 novembre 2020 pubblicato sul proprio sito web - le Corti, nel periodo dell’emergenza Coronavirus, “sono chiamate a lavorare in camera di consiglio senza l’intervento di Pm e difensori”.
Per gli avvocati penalisti, la fisicità della camera di consiglio, il mantenimento del giudice naturale precostituito, la scelta della parte in ordine alle modalità di partecipazione all’udienza sono le condizioni minime per affrontare l’emergenza senza snaturare definitivamente il processo di appello.
Ed è per questo motivo che l’Unione chiede la modifica dell'ultimo intervento.
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