“Carta europea della disabilità”: come richiederla
Pubblicato il 22 febbraio 2022
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Con il messaggio 22 febbraio 2022, n. 853, l’Istituto Previdenziale comunica che è disponibile la nuova procedura di “Richiesta della Carta europea della disabilità in Italia”, al fine di ottenere la Carta europea della disabilità.
Per accedere alla procedura, il soggetto interessato dovrà essere in possesso di SPID di livello 2, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) ovvero Carta Nazionale dei servizi (CNS).
Successivamente, la procedura visualizzerà i dati anagrafici inseriti negli archivi e l’indirizzo di residenza del soggetto richiedente.
L’utente dovrà:
- fornire una foto a colori in formato tessera;
- comunicare l’indirizzo per il recapito della Carta, qualora lo stesso sia diverso da quello di residenza;
- dichiarare, sotto la propria responsabilità, di essere in possesso di verbali cartacei antecedenti al 2010 o di verbali rilasciati dalla Regione Valle d’Aosta e dalle Province autonome di Trento e Bolzano riguardanti lo stato di invalidità, ovvero di essere stato riconosciuto invalido da sentenze o decreti di omologa a seguito di contenzioso giudiziario.
Nei successivi giorni, verranno rilasciate ulteriori istruzioni per consentire l’allegazione dei verbali cartacei.
Nel caso di minorenni disabili appartenenti alle categorie di cui all’allegato 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159, l’istanza dovrà essere presentata da:
- colui che esercita la responsabilità genitoriale;
- colui che esercita la funzione di tutore o dall’amministratore di sostegno, utilizzando la delega dell’identità digitale in uso, o in alternativa, le credenziali di identità digitale del minore.
Diversamente, nei casi di minorenni in affidamento familiare, di cui all’allegato 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159/2013, l’istanza potrà essere presentata dai soggetti affidatari per il periodo di permanenza dei minori in famiglia.
Il cittadino potrà presentare la domanda anche tramite le associazioni rappresentative delle persone con disabilità abilitate dall’Inps all’uso del canale telematico (ANMIC, ENS, UIC, ANFFAS).
Gli operatori delle associazioni dovranno accedere tramite SPID, CIE o CNS, presentando obbligatoriamente la dichiarazione di essere in possesso della delega specifica firmata dal cittadino.
Si rammenta che gli operatori non potranno inserire un indirizzo di recapito della Carta diverso da quello di residenza del richiedente.
I soggetti titolari di diritto sono i seguenti:
- invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata superiore al 67%;
- invalidi civili minorenni;
- cittadini con indennità di accompagnamento;
- cittadini con certificazione ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
- ciechi civili;
- sordi civili;
- invalidi e inabili ai sensi della legge 12 giugno 1984, n. 222;
- invalidi sul lavoro con invalidità certificata maggiore del 35%;
- invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica;
- inabili alle mansioni ai sensi della legge 11 aprile 1955, n. 379, del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092, e del D.P.R. 27 luglio 2011, n. 171, e inabili ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 agosto 1991 n. 274, e dell’articolo 2 della legge 8 agosto 1995, n. 335;
- cittadini titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.
L’Inps controllerà i requisiti richiesti sulla base dei dati disponibili negli archivi.
Nei casi di disabilità autocertificata, l’Istituto accerterà la validità entro i limiti e nel rispetto della normativa.
Accertati i requisiti, la produzione della Carta sarà affidata all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
La consegna della Carta avverrà presso l’indirizzo indicato dal richiedente.
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