Disabili, carriera senza facilitazioni
Pubblicato il 12 maggio 2006
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, nella sentenza 190 del 2006, dichiarando illegittimo l’articolo 8-bis del decreto legge 136 del 2004 (disposizioni urgenti per garantire la funzionalità di taluni settori della Pa), ha affermato che i disabili hanno diritto a ottenere facilitazioni nell’accesso al lavoro, ma non nella progressione in carriera. La stessa Costituzione, infatti, considera prevalente il principio della solidarietà su quello dell’uguaglianza solo nel primo caso. ricorda proprio come l’articolo 38, comma 3, della Costituzione dispone che i disabili hanno diritto “all’avviamento professionale” e, quindi, sono favoriti nell’accesso alle attività professionali e nell’inserimento nei posti di lavoro. La stessa Costituzione, però, negli articoli 3 e 97, prevede che la progressione in carriera dei dipendenti pubblici avvenga nel rispetto dei principi di uguaglianza e di imparzialità, sulla base della valutazione della prestazione e delle esperienze professionali. Di conseguenza, la legge ordinaria, che oltre a favorire l’accesso dei disabili al lavoro ne agevola la carriera, comprime in modo irragionevole i principi di eguaglianza e merito “a danno dell’efficienza e del buon andamento della Pubblica amministrazione”.
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