Direttiva madre-figlia, dal Consiglio Ue la modifica anti doppia non imposizione
Autore: Roberta Moscioni
Pubblicato il 23 agosto 2014
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Il Consiglio europeo ha emanato l’8 luglio 2014 la Direttiva 2014/86/Ue, che modifica la precedente Direttiva 2011/96/Ue riguardante il regime fiscale comune applicabile alle società madri e figlie di Stati membri diversi.
Obiettivo del Consiglio è quello di eliminare alcune lacune esistenti all’interno della Direttiva del 2011, che di fatto vengono sfruttate per mettere a punto l’evasione fiscale in più Paesi membri tramite il trasferimento di profitti tra le aziende e le loro filiali.
Nello specifico, è stato modificato l’articolo 4, paragrafo 1, lettera a) della Direttiva che è spesso causa di situazioni che producono una doppia non imposizione dei redditi societari, tramite l’esenzione dalle ritenute alla fonte dei dividendi e degli utili pagati dalle società figlie alle società madri di Stati membri diversi rispetto ai gruppi di società di uno stesso Stato membro. La modifica subordina la concessione delle esenzioni per gli utili, al fatto che questi non siano già deducibili nel paese di residenza della società figlia, in modo da evitare la doppia non imposizione.
Le modifiche alla direttiva madre-figlia dovranno essere recepite dagli ordinamenti dei vari Stati membri entro il 31 dicembre 2015.
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