Direttiva europea per migliorare l'applicazione dei diritti dei lavoratori

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La Commissione Europea, con comunicato del 14 aprile 2014, ha annunciato che il Consiglio dei Ministri dell'Ue ha approvato una nuova direttiva volta a garantire una migliore applicazione a livello nazionale del diritto dei cittadini dell'Ue di lavorare in altro Stato membro.

Le nuove norme sono finalizzate a eliminare gli ostacoli alla libera circolazione dei lavoratori, per superare i quali e prevenire ogni forma di discriminazione la direttiva imporrà agli Stati membri di garantire:

- che uno o più organismi a livello nazionale forniscano un sostegno e assistenza giuridica ai lavoratori migranti dell’Ue per quanto riguarda l’applicazione dei loro diritti;

- una tutela giuridica efficace dei diritti (tra cui, ad esempio, la protezione dalla vittimizzazione per i lavoratori migranti dell’Ue che vogliono far valere i loro diritti);

- informazioni facilmente accessibili in più di una lingua dell’Ue sui diritti di cui godono i lavoratori migranti dell'Unione e le persone in cerca di lavoro.

Tali norme andranno a vantaggio anche dei datori di lavoro, i quali potranno contare su maggiori informazioni quando assumeranno persone provenienti da un altro paese dell’Ue.

Gli Stati membri dispongono ora di due anni per attuare la direttiva a livello nazionale.
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