Delega fiscale, via libera ai decreti su certezza del diritto e fatturazione elettronica

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Nella seduta di venerdì 31 luglio, il Cdm, su proposta del Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ha dato il via libera definitivo a due decreti legislativi attuativi della legge di riforma fiscale (L. n. 23/2014), che delega il Governo ad introdurre disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.

I due provvedimenti licenziati dal Governo sono: il decreto legislativo riguardante disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra Fisco e contribuente e il decreto legislativo di trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici (fatturazione elettronica).

Con questa accelerazione pre-festiva, l'Esecutivo fa salire al 61% il tasso di attuazione dei provvedimenti in cantiere, mentre una frenata si registra sul fronte delle riforme, con in sospeso ancora 176 norme previste dalle riforme dei governi Monti e Letta.

Ad un anno e mezzo dall'approvazione definitiva della delega fiscale, dunque, un importante passo avanti è stato compiuto nell'ottica della sua realizzazione, ed ora all'appello mancano solo due rilevanti provvedimenti: il provvedimento di riforma del catasto dei fabbricati e degli immobili (che potrebbe richiedere ancora del tempo) e quello relativo all’internazionalizzazione delle imprese, che invece sembrerebbe rinviato solo di pochi giorni.

Abuso del diritto

La novità più significativa, conseguente all'approvazione del decreto sulla certezza del diritto, è quella riguardante il raddoppio dei termini di accertamento.

Tale facoltà del raddoppio dei termini per le Entrate viene assicurata solo nel caso in cui la denuncia all'autorità giudiziaria da parte dell'Amministrazione finanziaria sia inviata entro i termini ordinari.

Dunque, in presenza di violazioni penalmente rilevanti, in via generale, il termine di accertamento raddoppierà solo nel caso in cui vi sia una denuncia per un reato tributario trasmessa entro la scadenza ordinaria: per un reato del 2010, la denuncia deve arrivare entro il termine di presentazione della dichiarazione del 31 dicembre 2015, in caso contrario il 2010 potrà considerarsi definitivamente chiuso.

In tal modo viene completamente superata la precedente interpretazione legislativa secondo cui, in caso di denuncia per un reato tributario su di un anno decaduto ai fini fiscali, era possibile riaprire retroattivamente tale annualità raddoppiando il termine “all’indietro”.

Grazie a tale decreto, verranno, poi, bloccati gli effetti degli avvisi di accertamento e dei provvedimenti che irrogano sanzioni amministrative tributarie notificati alla data di entrata in vigore del decreto legislativo.

Novità anche in ambito di voluntary disclosure: la norma sul raddoppio dei termini di accertamento aumenta l'appeal della sanatoria volontaria, dato che solo a fronte di una denuncia nei termini ordinari è consentito riaprire anni ordinariamente chiusi.

Fattura elettronica

Una delle principali novità introdotte in termini di fatturazione IVA, a seguito dell’accoglimento delle osservazioni parlamentari, riguarda un maggior coinvolgimento delle associazioni di categoria nell’ambito di forum nazionali sulla fatturazione elettronica, nei processi per la definizione delle regole tecniche, delle modalità e dei termini per la trasmissione telematica delle fatture.

Aumentano anche gli incentivi per il ricorso a questo tipo di fatturazione per le imprese: dal luglio 2016, ad esempio, verrà reso disponibile il servizio base per la predisposizione del file contenente i dati della fattura, il suo invio e la conservazione delle fatture elettroniche; in aggiunta, i controlli fiscali svolti da remoto saranno molto più semplificati.

Un’altra novità riguarda i gestori di distributori automatici per i quali la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi diventa obbligatoria.