Decreto Milleproroghe, smart working semplificato fino al 31 marzo
Pubblicato il 05 gennaio 2021
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Lo stato di emergenza venutosi a creare a seguito della pandemia da Covid-19 ha reso necessaria, da parte del Governo, l’adozione di misure volte a semplificare e ridurre i tempi di determinate procedure in alcuni ambiti del mondo lavoro.
In particolare, per quanto concerne l’attivazione del lavoro agile – modalità di svolgimento dell’attività lavorativa fuori dagli uffici o dagli stabilimenti aziendali, per la cui attivazione è richiesto, ai sensi dell’art. 18, Legge 22 maggio 2017, n.81, un accordo tra datore di lavoro e lavoratore concernente le modalità di svolgimento della prestazione –, con il Decreto Legge Rilancio, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sono state introdotte delle deroghe alla procedura ordinaria.
Invero, è stato sospeso l'obbligo di stipula dell’accordo tra le parti previsto per l’attivazione della prestazione in maniera agile ed è stata introdotta la comunicazione telematica semplificata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la quale dovranno essere trasmessi, mediante un apposito file excel, i dati relativi a:
- codice fiscale del datore di lavoro;
- codice fiscale del lavoratore ed i dati anagrafici dello stesso;
- il numero di Posizione Assicurativa Territoriale e la relativa voce di tariffa INAIL;
- la data di inizio e di fine della prestazione resa in modalità agile.
In seguito al protrarsi dello stato epidemiologico emergenziale da Covid-19 – stabilito fino al 31 gennaio 2021 - con il Decreto Legge Milleproroghe 31 dicembre 2020, n. 183, il Governo proroga la procedura semplificata per la collocazione dei lavoratori in smart-working fino al 31 marzo 2021.
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