Dalla legge comunitaria 2013, le novità per assegni familiari, contratti a termine e gente di mare

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La legge comunitaria per il 2013, legge n. 97 del 6 agosto 2013, in vigore dal 4 settembre 2013, interviene con alcune novità.

L'art. 13 estende il diritto agli assegni familiari concessi dai comuni, oltre che ai cittadini italiani e comunitari, ai cittadini di Paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo, nonché ai familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. L'assegno, destinato a nuclei familiari con almeno tre figli minori e sulla base del reddito Isee, è di 135,43 euro e viene erogato per tredici mensilità, per un totale di 1.758,77 euro.

In tema di computo dei contratti a termine ai fini della rappresentanza sindacale, si stabilisce che i limiti prescritti per il calcolo dei dipendenti si basano sul numero medio mensile di lavoratori a tempo determinato impiegati negli ultimi due anni, sulla base dell'effettiva durata dei loro rapporti di lavoro.

Inoltre, per la gente di mare, viene fornita la definizione di lavoratore marittimo, ovvero qualsiasi persona facente parte dell'equipaggio, che svolga, a qualsiasi titolo, servizio o attività lavorativa a bordo di una nave o unità mercantile o di una nave da pesca e appartenente alla categoria della gente di mare di cui agli artt. 114, lett. a), e 115 del codice della navigazione e subordina ad autorizzazione ministeriale le deroghe contrattuali in materia di orario di lavoro a bordo delle navi mercantili.
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